Colloquio Psicoattitudinale Concorso Scuole Militari. Preparazione con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e fondatore di Invictus Concorsi.
Per un orientamento generale al Concorso Scuole Militari, leggi questa Guida Concorsi Militari.
Colloquio Psicoattitudinale Scuole Militari – Introduzione
Se ti stai preparando per il tuo concorso delle Scuole Militari, è essenziale comprendere appieno il processo di selezione e gli accertamenti psicoattitudinali che affronterai. In questa guida, esaminiamo in dettaglio il colloquio psicoattitudinale, un momento cruciale del processo di selezione.
Il concorso per le Scuole Militari rappresenta la prima opportunità per molti giovani di intraprendere la carriera militare. I candidati, infatti, hanno solitamente 15-16 anni e l’iter scolastico prevede il conseguimento del diploma di maturità scientifica o classica, in una delle quattro scuole militari italiane.
Le scuole militari italiane sono:
- Nunziatella e Teulié (Esercito);
- Francesco Morosini (Marina Militare);
- Giulio Douhet (Aeronautica Militare).
Come sopra accennato, ogni scuola militare prevede due indirizzi, ovvero Liceo Scientifico e Liceo Classico.
E, come per tutti i concorsi militari, tra le altre prove (quiz, prove fisiche, visite mediche), sono previsti scrupolosi accertamenti attitudinali.
Accertamenti Attitudinali Scuole Militari
Scopo degli accertamenti attitudinali è la verifica del possesso delle caratteristiche psicologiche e attitudinali richieste dal ruolo a concorso.
Pur nella specificità delle direttive tecniche adottate da ogni forza armata, le aree di valutazione previste da questi accertamenti le potremmo riassumere nelle caratteristiche che seguonoi:
- Personalità sufficientemente matura, armonica e integrata;
- Pensiero: autonomia, giudizio critico, livello intellettivo, capacità di astrazione, flessibilità, attenzione, attitudine all’apprendimento, progettazione;
- Emozioni e Relazioni: energia, autocontrollo, stabilità emotiva, indipendenza affettiva, autostima, capacità relazionali con il gruppo e con l’autorità;
- Produttività: impegno, rendimento, iniziativa, motivazione allo studio, tolleranza allo stress e autoefficacia;
- Motivazione: desiderio e attese coerenti con il ruolo e il contesto militare;
- Efficienza Fisica: in ambito sportivo compatibile con le attività formative previste dalle Scuole Militari.
Inoltre, al termine di ogni anno scolastico gli Allievi saranno giudicati anche in attitudine militare, per la valutazione della quale si terrà conto:
- del senso del dovere, della responsabilità e della disciplina;
- delle doti intellettive;
- dell’attitudine fisica;
- del complesso delle qualità morali e di carattere.
Chi non risponde positivamente a tali valutazioni, sarà allontanato d’Autorità dall’Istituto.
Test Psicoattitudinali Scuole Militari
Tutti gli accertamenti attitudinali delle Scuole Militari iniziano sempre con la somministrazione di una batteria di test psicoattitudinali.
Tali test costituiscono la base per i successivi colloqui psicoattitudinali, vero momento decisivo degli accertamenti.
Possiamo prevedere due tipologie di test psicoattitudinali:
- Test di Personalità;
- Test Attitudinali.
Per ulteriori approfondimenti in merito, ti suggerisco l’articolo dedicato: Test Psicoattitudinali Scuole Militari.
Colloquio Psicoattitudinale Scuole Militari – Tipologie
Come sopra accennato, il colloquio psicoattitudinale militare rappresenta il vero momento decisivo degli accertamenti attitudinali. E’, infatti, in questa fase che avviene la “sintesi” di tutte le informazioni psicodiagnostiche rilevate grazie ai test e, naturalmente, rispetto a quanto emerso durante il colloquio.
In genere, le figure militari (e civili) predisposte alla conduzione del colloquio psicoattitudinale per le Scuole Militari sono:
- Ufficiale Psichiatra;
- Ufficiale Psicologo;
- Ufficiale Perito Selettore.
Potrebbe, inoltre, verificarsi la possibilità di un ulteriore Colloquio Commissione Accertamenti Attitudinali.
Colloquio Psichiatra
Il Colloquio con lo psichiatra, in termini amministrativi, rientra nello step concorsuale precedente, ossia gli accertamenti psicofisici (visite mediche).
Lo psichiatra, infatti, prima ancora di essere uno specialista della salute mentale, è un medico. Ciò premesso, si tratta solo di una questione formale, cioè amministrativa. Perché, nella sostanza, questo colloquio costituisce la base di tutti gli accertamenti attitudinali.
Il colloquio psichiatrico, in particolare, valuta in modo prevalente la tua personalità, condizione necessaria ma non sufficiente per risultare idonei.
La personalità la possiamo intendere, in estrema sintesi, come il nostro modo consueto di pensare, sentire e agire nelle varie circostanze di vita.
Pertanto, l’obiettivo dello psichiatra sarà duplice:
- Verificare l’assenza di imperfezioni e infermità psichiatriche causa di non idoneità al servizio militare incondizionato;
- Assicurarsi che le caratteristiche di personalità espresse siano in linea con le attese per il ruolo a concorso.
Per approfondimenti leggi Colloquio Psichiatra Militare.
Colloquio Perito Selettore
L’Ufficiale Perito Selettore è un Ufficiale dei ruoli ordinari con relativa qualifica. Ciò significa che non è uno specialista della salute mentale (Psichiatra o Psicologo).
Questa importante caratteristica determina un colloquio e una valutazione di esclusiva competenza e natura attitudinale.
Detto altrimenti, il Perito Selettore non valuta la tua personalità, bensì le tue attitudini.
Quindi la domanda fondamentale a cui cerca di rispondere questo selettore è, posta la personalità sufficientemente armonica valutata dal precedente colloquio psichiatrico: “il candidato è anche adatto, in termini attitudinali, a diventare allievo delle Scuole Militari”?
Per cercare di rispondere a questa domanda, oltre alle competenze tecniche di perito selettore, farà riferimento, anche e soprattutto, alla sua esperienza diretta in qualità di Ufficiale e, magari in precedenza, di allievo della scuola militare.
In conclusione, dunque, si tratta di un colloquio estremamente concreto, ovvero orientato alla vita operativa che ti attende.
Se vuoi approfondire questo colloquio, leggi Il Perito Selettore Militare.
Colloquio Psicologo
Il colloquio con lo psicologo militare lo possiamo considerare come una sorta di sintesi delle due tipologie di colloqui precedenti.
Laddove, abbiamo visto, lo psichiatra si concentra prevalentemente sulla personalità e il perito selettore sulle attitudini, lo psicolog, infatti, di opera una sorta di sintesi di questo duplice sguardo. Pur, ovviamente, nella specificità del proprio ruolo (non è un medico e non è un Ufficiale d’arma):
- Rispetto allo psichiatra, che ha una centratura più medica, dunque, molto attenta a tutte le componenti psicofisiologiche, lo psicologo ha un approccio più narrativo. Il suo focus prevalente, infatti, è il senso soggettivo di quanto riportato dai candidati.
- Rispetto, invece, ai colleghi periti selettori, oltre alla competenza psicodiagnostica preclusa ai selettori, per quanto riguarda la componente attitudinale, non si concentrerà sul mero possesso e livello di sviluppo delle capacità attese. Ma tenterà anche di valutarne le implicazioni psicosociali (il contesto in cui è avvenuto lo sviluppo di quella attitudine; il senso soggettivo di tale espressione; le capacità autocritiche relative, ecc.).
Leggi anche Domande Colloquio Psicologo Militare.
Come affrontare il colloquio psicoattitudinale per le Scuole Militari?
Come sempre quando si tratta di test e colloqui psicoattitudinali, la relativa preparazione non la si può intendere alla stregua di una preparazione nozionistica o culturale. Non è, infatti, una mera questione di performance, ma soprattutto di essenza e di sostanza.
Ora, l’Essere, in un certo senso, certamente può essere formato e preparato, ma il discorso non è come aprire un libro e studiare oppure scendere in pista e allenarsi. Occorre, dunque, se si sente la necessità di prepararsi a livello essenziale, di affidarsi ad un professionista esperto e competente.
Anche perché senza una valutazione psicoattitudinale iniziale, è impossibile stabilire se un aspirante allievo delle scuole militari è pronto/a oppure no e su che cosa e come bisogna lavorare per migliorare eventuali criticità.
Per quanto riguarda, invece, la preparazione degli aspetti legati più alla performance, cioè alla “forma” più che alla “sostanza” psicoattitudinale, ti suggerisco la lettura dei tre articoli che seguono:
- Mi parli di lei Presentazione Efficace al Colloquio
- Pregi e Difetti come rispondere al colloquio
- Perché vuoi diventare Militare? Motivazione Efficace
Preparazione Colloquio Psicoattitudinale Scuole Militari
Se desideri affrontare il colloquio psicoattitudinale per il Concorso delle Scuole Militari con maggiore consapevolezza e autoefficacia, contattami.
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, pertanto, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.