Perché vuoi diventare Militare delle Forze Armate o Agente delle Forze dell’Ordine? Come costruire una Motivazione Efficace per la Candidatura ai Concorsi Militari e di Polizia con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e Fondatore di Invictus Concorsi.
Se stai valutando la possibilità di candidarti o stai già partecipando ad un concorso militare, potresti trovare utile questa Guida ai Concorsi Militari e di Polizia.
Perché vuoi diventare Militare? – Introduzione
Una delle domande più temute nel corso di un colloquio psicoattitudinale militare e di polizia o di un questionario informativo autobiografico è “Perché vuoi diventare Militare?”, declinata nelle sue innumerevoli varianti “Perché vuoi fare il carabiniere, finanziere, poliziotto, vigile del fuoco?”.
E’ una domanda che spesso mette in crisi gli aspiranti militari e agenti delle forze dell’ordine perché interroga direttamente la motivazione.
Ovvero, il perché ti sei messo in “moto” (dal latino “motus” = “muoversi verso”) e, in una certa misura anche il “cosa ti aspetti” da questa vita.
Ebbene, si tratta di una domanda così personale che qualunque suggerimento diretto lo dovresti valutare alla stregua di un’offesa alla tua intelligenza. Rispondere a Perché hai scelto la vita militare? o Cosa vuol dire essere un militare per te? Sono domande talmente intime e personali che non avrebbe alcun senso basarsi sui suggerimenti altrui.
Infatti, lo scopo del presente articolo, ti dico subito, non è quello di suggerirti dei fac-simile di risposta da riutilizzare in sede di colloquio.
Ma è offrirti un “contenitore” efficace, ovvero delle linee guida per aiutarti a stimolare riflessioni utili a formulare i tuoi personalissimi “contenuti”. Risposte che, ti suggerisco caldamente: devi formulare TU.
Affrontiamo, dunque, la domanda con profondità e preparazione per un’intervista di successo.
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Perché vuoi diventare Militare? – Le Fondamenta di un colloquio di successo
Innanzitutto, devi sapere che la motivazione della tua candidatura rappresenta, per te che eventualmente l’hai sottostimata, le fondamenta di tutto il tuo colloquio.
E se le fondamenta scricchiolano, il colloquio crolla.
Quindi, sappi che se tu fossi anche il candidato idealmente perfetto per quel ruolo a concorso, con una motivazione inefficace, ovvero non ragionata, matura e sentita (autentica), rischieresti quasi sicuramente la non idoneità.
All’apparenza, infatti, può sembrare una comunissima domanda conoscitiva. Ovvero, lo psicologo, ti pone questa domanda tra decine di altre, così, tanto per, perché di rito, e invece…
In realtà, dietro questa apparentemente banalissima domanda, vi sono tutta una serie di valutazioni estremamente raffinate e determinanti (nel bene e nel male).
Uno psicologo selettore militare o di polizia, infatti, dalla domanda “Perché vuoi diventare Militare?” può desumere:
- valori personali;
- valori strumentali;
- maturità psicologica;
- autoconsapevolezza;
- consapevolezza del ruolo e del contesto;
- realisticità delle aspettative (future);
- e, ovviamente, la motivazione in quanto tale (cosa ti spinge a candidarti).
Quindi, primo punto fondamentale: non prenderla sottogamba! La tua motivazione è il fulcro della tua candidatura militare o di polizia.
Preparati, dunque, ad affrontarla con serietà e autenticità.
Perché vuoi diventare Militare? – Perché è meglio non “copiare”
Surfando sul web, come spesso accade quando si tratta di “consigli per gli acquisti“, si possono trovare vari ricettacoli più o meno spinti fino al suggerimento esatto di cosa dire.
Ti dico subito che, come spesso accade nella vita, le cose troppo belle per essere vere, non lo sono.
Copiare risposte preconfezionate online è rischioso e controproducente.
Certo, sembra così allettante non doversi “sforzare” di trovare dentro di sé le parole da utilizzare e ricevere magicamente suggerimenti altrui belli e pronti.
Ma ti ripeto che rischi grosso e, soprattutto, fatto ancor più triste, inutilmente.
Quando, infatti, ad un colloquio con uno psicologo militare io rispondo alla domanda “Perché vuoi diventare Militare?” in un certo modo, e poi questa affermazione non è vera per me, ossia, non è sostanziata da fatti e/o riflessioni autentiche: il selettore lo rileva. E, con buona probabilità, come si suol dire in gergo “candidatese”: ti “scarterà”.
Dunque, perché perdere tempo e non mettersi invece seriamente a lavoro su di sé per costruire una motivazione efficace e reale, ovvero personale?
Le risposte autentiche, infatti, emergono durante l’intervista e sono fondamentali per ricevere una valutazione positiva dai selezionatori (Psicologo, Psichiatra e Perito Selettore).
Come costruire una motivazione efficace? – Guida alla Riflessione
Per costruire una motivazione efficace devi solo rispondere a 2 “banalissime” domande:
- Quali sono i valori o ideali che ti spingono a candidarti?
- Attraverso quali compiti e peculiarità di impiego pensi di poter “onorare” i valori che ti guidano?
Vediamo in dettaglio queste due domande / riflessioni.
Valori Personali come Fattori di Protezione Psicologica
I valori, sono fondamentali. Alle persone più pragmatiche, potrebbero sembrare vana retorica, paroloni con cui riempirsi la bocca e stracciarsi le vesti.
Invece, la vita militare e di polizia, e ti invito ad ascoltare un qualunque militare o agente delle forze dell’ordine, è molto richiedente. “Sacrificata”, direbbero quelli un pò retrò:
- Lontananza da casa;
- Turni irregolari e/o prolungati;
- Reperibilità costante;
- Dotazioni non sempre all’altezza dei compiti assegnati;
- Gerarchia e Disciplina;
- Responsabilità istituzionale;
- Opinione Pubblica non sempre “amorevole”;
- Minacce alla propria incolumità psicofisica;
- Assenze dagli affetti;
- Stipendi non commisurati alle resposabilità, ecc.
Ora, so che da candidati, spesso l’unica e sacrosanta ossessione è vincere il concorso. Inoltre, per carità, la vita militare e di polizia non è costellata soltanto di sfide e sacrifici, ma vi sono anche tanti e innegabili vantaggi.
Ma credimi, passata la sbornia iniziale, quando i giorni incominciano a diventare tutti uguali agli altri, se la tua motivazione sarà stata esclusivamente di natura strumentale (stipendio e posto fisso): potresti vivere l’uniforme con in-sofferenza.
Scava, allora, dentro di te, per trovare valori affini al tuo desiderio e all’Etica Militare. E che, possibilmente, non siano troppo distanti o addirittura antitetici a quelli perseguiti dal Corpo per cui concorri. In ques’ultimo caso, infatti, forse meglio cambiare strada!
Infatti, i valori costituiranno il tuo fattore di protezione più importante di tutta la tua carriera. Saranno, se sinceri e aderenti alla realtà di impiego, la tua bussola professionale più preziosa. La vision che ti farà andare avanti nonostante le inevitabili difficoltà che incontrerai.
Non considerarli, dunque, solo in chiave espositiva, un mero esercizio oratorio, ma approfitta dell’occasione del concorso per iniziare a riflettere sinceramente sulla tua scelta di Vita.
Perché vuoi diventare Militare? – Conoscenza del Ruolo e del Contesto
Quanto alla seconda domanda, riguardante attraverso quali compiti e peculiarità di impiego pensi di poter “onorare” i valori che ti guidano, ovviamente, presuppone da parte tua uno studio approfondito (non meramente nozionistico) del ruolo e del contesto per il quale ti stai candidando.
In particolare, dovresti conoscere e riflettere su:
- addestramento iniziale (sedi, durata, attività pratiche e teoriche svolte, giornata tipo);
- ruolo (funzioni e possibilità di impiego);
- organizzazione (un po’ di storia, compiti istituzionali, struttura – reparti, gradi – qualifiche).
Sopra si è menzionato di studiare tutto ciò in chiave “approfondita” e di rifletterci. Già. Molti candidati sono convinti che saranno interrogati stile scuola dell’obbligo: “fammi vedere un pò se hai studiato!”.
In realtà, come ho spiegato anche nell’ABC della Selezione Psicoattitudinale, dovresti reperire queste informazioni animato non soltanto dall’ansia da prestazione, ma dal desiderio di vestire l’uniforme. Non devi conoscere, dunque, i gradi o il motto perché altrimenti il selettore ti valuta male per la tua impreparazione.
“Dovresti” saperlo perché è l’organizzazione di cui sogni di far parte.
Quando studi i gradi o quant’altro, immagina che tutti quei codici organizzativi che, oggi ti sembrano così distanti e quasi privi di senso, potrebbero diventare la tua vita professionale per i prossimi 30 anni!
Insomma, non farlo solo per “impressionare” i selezionatori, ma per cercare di comprendere (per quanto possibile a te aspirante – profano) appieno ciò che implica indossare quell’uniforme ogni giorno. E chiediti in che modo “operativo” (impiego/reparto/ruolo) intendi onorare e salvaguardare i valori che ti hanno spinto a candidarti.
Qual è, dunque, la tua mission?
Al fine di fornire ulteriori e più proficui spunti di orientamento ai concorsi militari, per aiutarti ad operare una scelta il più possibile matura e consapevole, si rimanda ai seguenti articoli:
- Scegliere tra Esercito, Marina e Aeronautica Militare
- Scegliere tra Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza
- Entrare in Polizia Penitenziaria: Pro e Contro
Perché vuoi diventare Militare? – la Motivazione deve essere “sentita”
In barba ai tanti ricettacoli in giro per il web, ti dico che tutto quanto risponderai alle due domande fondamentali di cui sopra dovrà essere “sentito”, ossia vero per te.
Un selettore esperto impiega dai 30 secondi al minuto per “grattare” via la “patina dorata” con cui hai rivestito le tue altrimenti balle.
Per la serie: “ma se non ci crede lei per primo, come può pretendere che ma la beva io?”.
Ma, al di là dei selettori e da questa logica gatto-topo, che cito solo per agganciarmi al triste andazzo che ormai ha preso anche il settore della preparazione psicoattitudinale.
Nel tuo esclusivo interesse, vero e unico intento di questo articolo, quale fattore di protezione personale, ti suggerisco caldamente di trovare dentro di te valori e aspirazioni in linea, sì con la forza armata o di polizia per la quale concorri, ma anche e prima di tutto, con la tua persona.
Perché, una volta superato il concorso, sarai TU a vestire e animare quell’Uniforme ogni santo giorno.
La tua motivazione personale sarà il motore che ti guiderà lungo tutto il tuo cammino militare e di polizia.
Preparazione Psicoattitudinale con Invictus Concorsi
Se l’articolo ti è servito ad orientarti nella costruzione della tua motivazione personale, riuscendo così a rispondere alla domanda “Perché vuoi diventare Militare?” e vuoi ricevere un parere esperto per valutarne i contenuti, contattami senza impegno, whatsapp.
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso e posso aiutarti a riflettere, tra le altre cose, sulla tua decisione di vestire l’uniforme.
Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, infatti, posso riproporre un accertamenti attitudinali estremamente efficaci e professionali (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.