Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari con il Cap. (cpl.) Psicologo Vincenzo Castaldo, ex selettore militare.
Se stai partecipando al tuo primo concorso militare o di polizia, leggi questa Guida Concorsi Militari e Polizia.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Introduzione
Il ruolo dell’Ufficiale delle Forze Armate e di Commissario delle Forze di Polizia si posiziona ai vertici dei livelli gerarchici dei rispettivi ordinamenti. A queste figure, dunque, spettano compiti di indirizzo, coordinamento e verifica del raggiungimento degli obiettivi istituzionali preposti.
Il Comandante, per le Forze Armate, o il Capo, per le Forze di Polizia ad ordinamento civile, deve possedere determinate caratteristiche psicologiche e attitudinali.
Se vuoi approfondire le peculiarità di questo ruolo leggi Concorso Accademia Militare: Caratteristiche Psicoattitudinali.
Tra tutte le caratteristiche, tuttavia, quella più importante riguarda la leadership, ossia la capacità di creare consenso rispetto ai valori, le strategie, i metodi e gli obiettivi preposti.
Tale caratteristica, insieme a molte altre richieste per il ruolo, impone Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari estremamente selettivi e rigorosi.
Ciò, ovviamente, al fine di valutare e selezionare solo quegli aspiranti in grado di esprimere caratteristiche psicoattitudinali aderenti al ruolo in questione.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Aree di Valutazione
Al fine di operare le valutazioni psicoattitudinali e le conseguenti selezioni, i selettori delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine stabiliscono a priori una serie di parametri. Questa operazione preliminare ha il duplice obiettivo di fornire una guida e, allo stesso tempo, di rendere i criteri selettivi quanto il più possibile oggettivi e trasparenti. Dunque, non si tratta soltanto di una doverosa questione di metodo, atta a ridurre il più possibile errori e pregiudizi valutativi, ma anche un obbligo di legge quando si tratta di concorsi pubblici.
Vediamo, dunque, quali sono queste aree di valutazione previste dagli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari:
- Innanzitutto, condizione necessaria ma non sufficiente, bisogna esprimere una personalità matura, armonica e integrata a livello intra-psichico e inter-psichico. La personalità è valutata esclusivamente da psichiatri e psicologi selettori (non da periti selettori);
- In secondo luogo, bisogna palesare capacità cognitive e intellettive adeguate alla risoluzione di problemi e all’apprendimento specialistico e operativo legato al ruolo;
- Naturalmente bisogna possedere anche spiccate doti relazionali, dato che lavorerà con e gestirà costantemente altro personale;
- Inoltre, è necessario essere disponibili ad adattarsi in organizzazioni complesse, burocratiche e gerarchizzate;
- Deve palesare notevoli abilità comunicative (non puoi immaginare quanti discorsi pubblici dovrai tenere!);
- Altra fondamentale area di valutazione riguarda le competenze emotive (stabilità, autocontrollo, resilienza);
- Infine, il candidato ideale deve dimostrare di possedere ottime competenze organizzative e gestionali (motivazione, conoscenze del ruolo e del contesto, progetto e valori aderenti all’organizzazione, leadership e gestione ottimale dei tempi e dei metodi di lavoro).
Naturalmente, quanto sopra riportato costituisce solo una linea guida, ovvero il profilo ideale a cui tendere, ammettendo, per ogni caratteristica ricercata, un certo spettro di sviluppo.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Test Psicoattitudinali
Gli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari sono approntati per valutare, al contempo, la personalità e le attitudini dei candidati.
La personalità riguarda, in estrema sintesi, il nostro modo consueto di pensare, sentire (emotivamente) e agire nelle varie situazioni di vita.
Per attitudine si intende l’inclinazione e la capacità di porre in essere un determinato comportamento ritenuto indispensabile dalle Forze Armate e Forze di Polizia per assolvere efficacemente le funzioni prescritte dal particolare ruolo a concorso (ragionamento, memoria, attenzione, velocità di elaborazione, ecc.).
Seguendo questa suddivisione, anche i Test Psicoattitudinali Accademia Ufficiali e Commissari, che costituiscono la prima fase degli accertamenti attitudinali, si possono suddividere in due tipologie: test di personalità e test attitudinali.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Test di Personalità
La personalità di un candidato, come sopra accennato, rappresenta la condizione necessaria, ma non sufficiente, per risultare idonei a livello psicoattitudinale.
A tal riguardo, infatti, i selettori valutano l’assenza di condizioni di disagio psichico o anche di sfumature di personalità, benché non rientranti nella definizione nosografica di disturbo psichico, che possono comunque essere considerate invalidanti in termini di impiego al servizio incondizionato.
Ecco che, per aiutarsi in tale valutazione, i selettori militari e di polizia predispongono, nelle prime fasi degli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari, una batteria di test di personalità.
I test di personalità possono essere, in particolare, di tre tipologie:
- Obiettivi: MMPI-2 (o Minnesota), Taleia 400A, PAI, BFQ-2 (Big Five), 16PF-5, EQ-i, il NEO-PI-3, CISS, SCID II, DPA e così via;
- Proiettivi: Rorschach (e Zeta Test), T.A.T., Figura Umana, Albero, Casa, Famiglia;
- Semi-proiettivi: Wartegg, P.F.S., completamento di frasi e altri.
Va precisato che i test di personalità prediletti sono di natura obiettiva e, al più, semi-proiettiva. I test proiettivi, infatti, benché spesso (posta l’esperienza del selettore) più accurati dei primi, per la loro complessità, mal si conciliano con le esigenze di un concorso pubblico.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Test Attitudinali
In aggiunta ai test di personalità, gli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari possono prevedere anche test specifici per rilevare determinate attitudini o capacità.
I test attitudinali, a differenza dei test di personalità, non rilevano il funzionamento globale della personalità, ma si concentrano su attitudini molto circoscritte.
Inoltre, spesso, la loro natura è “quantitativa”, ovvero il risultato indica “quanto” una specifica attitudine è stata espressa da un candidato. Considerata la natura di questi test, il tempo costituisce spesso il “denominatore” in base al quale si valuta la tipica performance. Ovvero: quante risposte corrette hai fornito in un certo intervallo di tempo.
Di solito, le caratteristiche valutate con questi particolari test sono:
- Capacità di Logica o Ragionamento (verbale, astratto, matematico, spaziale e meccanico);
- Attenzione e Concentrazione;
- Velocità di elaborazione (riflessi);
- Memoria (a breve termine);
- Gestione dello stress.
Ovviamente, le attitudini e le capacità richieste dal ruolo non riguardano solo queste riconducibili ad una tipica perfomance e quindi misurabili con uno specifico test. Per altre attitudini più complesse (per es. l’attitudine al Comando), si predilige principalmente il colloquio psicoattitudinale e, talvolta in aggiunta al colloquio, come per esempio nel caso dell’Aeronautica Militare, si possono prevedere anche delle prove di gruppo (Assessment Center).
Il vantaggio di queste prove di gruppo è di poter andare oltre la dinamica duale del colloquio e, dunque, osservare direttamente e in gruppo l’effettiva espressione di una certa attitudine (leadership, capacità di lavorare in team, assertività e così via).
Infine, durante la somministrazione dei test psicoattitudinali è previsto il Questionario Informativo Autobiografico, da considerare alla stregua di un vero e proprio curriculum vitae.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Colloquio Psichiatra
Prima di illustrare le varie tipologie di colloquio, è bene sottolineare che il Colloquio Psicoattitudinale Accademia Ufficiali e Commissari è il momento più importante e decisivo. E’, infatti, durante il colloquio che avviene la valutazione vera e propria. I test, fino a questo momento, costituiscono solo una serie di ipotesi psicodiagnostiche che, appunto durante il colloquio, possono essere confermate o meno.
Spesso, il primo colloquio psicoattitudinale da affrontare durante gli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari è di natura clinica.
L’Ufficiale o il Dirigente Psichiatra è prima di tutto un medico. Infatti, il colloquio psichiatrico, pur costituendo di fatto la base degli accertamenti attitudinali, concorre in realtà all’attribuzione dell’idoneità psicofisica (PS).
Dunque, questo tipo di colloquio si focalizza prevalentemente sull’assetto di personalità espresso dal candidato.
Un’altra specificità del colloquio con lo psichiatra militare e di polizia riguarda le relative competenze medico-specialistiche. Competenze che si traducono in un approccio particolarmente centrato sulla componente psicofisiologica (segni e sintomi) potenzialmente interessante il profilo psicoattitudinale.
Per saperne di più, leggi Colloquio Psichiatra Militare e di Polizia.
Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari – Colloquio Perito Selettore
L’Ufficiale Perito Selettore non è uno specialista in Psicologia o Psichiatria. Si tratta, infatti, di un Ufficiale o Dirigente dei ruoli ordinari che, a seguito di specifica formazione, consegue la qualifica di “Perito Selettore”. Ciò significa che di fronte a te avrai un Ufficiale delle Forze Armate o un Direttore/Dirigente delle Forze di Polizia che, per svariati anni e in prima persona, ha operato nella stessa organizzazione e ricoprendo lo stesso ruolo per il quale ti stai candidando.
Questo background operativo, spesso, si traduce in un Colloquio Psicoattitudinale alquanto “concreto”, ovvero, estremamente aderente ai valori e alle peculiarità di impiego del ruolo e dell’organizzazione di riferimento.
Potremmo affermare che un perito selettore, più che fondarsi sulla valutazione del tuo “saper essere”, presta attenzione al “sapere” e, forse ancor più, al “saper fare”.
Infine, è bene precisare, che un perito selettore, in quanto non specialista della salute mentale, non può elaborare alcuna diagnosi di personalità.
Dunque, il suo unico ed esclusivo ambito di competenza durante gli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari è la valutazione attitudinale. Un po’ come avviene nei contesti aziendali privati dove, per i ruoli di alto profilo, si prevede il colloquio con la line (Responsabile d’Area).
Per approfondimenti leggi Il Perito Selettore Militare e di Polizia.
Accertamenti Attitudinali Marescialli e Ispettori – Colloquio Psicologo
Terza possibilità di Colloquio Psicoattitudinale previsto dagli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari è il colloquio con lo psicologo militare o di polizia.
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Questo colloquio si posiziona, per certi versi, a metà strada tra lo Psichiatra e il Perito Selettore.
Lo psicologo militare e di polizia, infatti, di solito destina la stessa attenzione all’assetto di personalità e alle attitudini espresse dal candidato.
Per di più, lo psicologo pone particolare attenzione al senso e ai vissuti espressi. Anche quando interessato alla componente psicofisiologica, pur nei limiti conoscitivi rispetto allo psichiatra, è comunque più orientato verso le relative implicazioni soggettive, più che verso le eventuali corrispondenze “oggettive” (segni e sintomi).
Inoltre, rispetto al colloquio attitudinale condotto dal perito selettore, il suo focus, più che orientarsi verso il solo possesso o meno di una certa attitudine e/o relative capacità operative, si concentra anche sulla capacità di “saper essere”, ossia incarnare, quella determinata attitudine, includendo la relativa storia evolutiva.
Per approfondimenti leggi Domande Colloquio Psicologo Militare.
Atteggiamenti e Addestramenti da evitare
Molte persone sono convinte, vuoi per inesperienza, vuoi perché deviati dall’offerta presente sul mercato che conferma questa credenza, che Preparazione degli Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari sia da intendere alla stregua di una preparazione nozionistica, stile quiz di cultura generale.
Ovvero, un corso che ti fornirà strategie di risposte per test e colloqui sempre “giuste” e sempre vincenti!
Mettendo per un attimo da parte la scorrettezza etica e deontologica di un approccio del genere, un metodo simile è anche totalmente inutile e controproducente.
Innanzitutto, dire a te aspirante allievo Ufficiale o Commissario, “non sentire chi sei e dimentica cosa pensi di te”, perché ti diremo noi “presunti esperti” cosa dire e cosa non dire sul tuo conto, lo ritengo alquanto offensivo della tua intelligenza.
Oltre a ciò, un metodo che incoraggia la creazione di un profilo falso, ovvero che non si basa sui tuoi reali pensieri, sentimenti e comportamenti, scatena insicurezza.
Infatti, potresti convincerti di non andare bene così come sei realmente. Che solo quel profilo falso è la via per ricevere una valutazione di idoneità. Inoltre, dovrai compiere uno sforzo incredibile per memorizzare tutte le fandonie suggerite. Magari da professionisti che non hanno mai selezionato nessuno nella loro vita.
Insomma, rischieresti di vivere gli accertamenti attitudinali con costanti timori e pregiudizi che la tua sceneggiata teatrale sarà scoperta dai selettori, rischiando una valutazione di non idoneità quando, magari, potevi andar bene semplicemente così com’eri!
In definitiva: invece di stimolare fiducia nella tua Persona, al posto di “sfruttare” l’occasione del concorso per aiutarti a migliorare “realmente” e prima di ogni altra cosa come Persona, ci si imbarca in queste mirabolanti imprese atte a determinare un addestramento non etico, inutile e, soprattutto, controproducente.
Preparazione Psicoattitudinale per Ufficiali e Commissari
Un metodo di preparazione per Accertamenti Attitudinali Accademia Ufficiali e Commissari etico, professionale ed efficace deve prevedere la somministrazione di test e colloqui psicoattitudinali, non per falsare il tuo profilo, ma per valutarti sul serio.
Solo in questo modo, e posta la reale esperienza nelle selezioni psicoattitudinali militari e di polizia del valutatore, si potrà capire veramente se si è pronti, ossia potenzialmente idonei a livello psicoattitudinale e, se non ancora pronti, cosa e come migliorare.
Dove per migliorare, non devi pensare a “cosa devi rispondere” o, peggio, “come camuffare le criticità”, ma piuttosto a “come devi essere”.
Migliorare realmente e non solo di “facciata”, infatti, significa maturare una reale consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti.
Questo non lo baso sul sentito dire: per diversi anni mi sono occupato direttamente, in qualità di Capitano psicologo, della selezione psicoattitudinale militare.
Metodo Invictus Concorsi
Se, dunque, desideri affrontare una preparazione psicoattitudinale reale, esperta e appassionata, contattami.
In due appuntamenti (batteria test psicoattitudinali + colloquio psicoattitudinale) posso predisporre un autentico accertamento psicoattitudinale.
Riceverai tutte le indicazioni per aumentare il tuo livello di consapevolezza psicoattitudinale, sia in chiave personale, sia in chiave concorsuale.
Inoltre, al termine della consulenza, ti sarà assicurato supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno del tuo concorso.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.