Concorso Accademia Militare: Caratteristiche Psicoattitudinali. Indicazioni utili per aspiranti Allievi Ufficiali.
Il concorso per le Accademie Militari è sicuramente uno dei più duri e complessi di tutto il comparto militare.
Per questo motivo, basandomi sulla mia passata esperienza in qualità di Ufficiale psicologo addetto alla selezione psicoattitudinale, ho pensato di fornirti delle indicazioni generali. Ovvero, quali primi passi compiere per lavorare sul tuo profilo psicoattitudinale, al fine di aumentare le tue chance di superare questo durissimo step concorsuale.
Concorso Accademia Militare: Caratteristiche Psicoattitudinali e bando di concorso.
Le fasi selettive sono molteplici e sono tutte pensate per assicurarsi i candidati “migliori”, ovvero più adatti a ricoprire il ruolo in questione.
Per quanto riguarda i principali requisiti di partecipazione sono richiesti un’età compresa tra i 17 e i 22 anni, elevabile per un numero di anni pari a quelli prestati in qualità di VFP1 (quindi massimo 3 anni), un diploma di scuola secondaria di secondo grado e, ovviamente, una condotta incesurabile.
Il percorso addestrativo è sicuramente entusiasmante ma anche estremamente richiedente.
Quindi, essendo un processo selettivo lungo e complesso, il primo passo che ti invito a compiere è quello di studiare attentamente il bando di concorso. All’interno del bando troverai tutte le informazioni relative all’iter selettivo. Questo ti aiuterà ad orientarti come una sorta di “bussola concorsuale”, focalizzando e organizzando al massimo i tuoi sforzi.
Concorso Accademia Militare: Caratteristiche Psicoattitudinali di una giornata “tipo”
Se scopri sul web una “giornata tipo” di un Allievo Ufficiale ti accorgerai subito che il fattore tempo e la sua organizzazione saranno qualcosa di essenziale nella vita in Accademia.
Questi elementi saranno posti particolarmente sotto stress poiché simulano il carico di stress che ti troverai poi ad affrontare nelle future mansioni direttive e dirigenziali.
Come potrai ben immaginare sono tante le caratteristiche psicoattitudinali richieste a questo ruolo prestigioso e complesso.
REQUISITI PSICOATTITUDINALI
Una prima caratteristica, assolutamente fondamentale per un qualsiasi militare (e operatore delle forze dell’ordine), è sicuramente l’espressione di una personalità complessivamente “armonica”.
Personalità armonica significa nutrire a livello cognitivo, emotivo e comportamentale un rapporto sereno ed equilibrato con se stessi, con gli altri e con il mondo.
Questa condizione psichica è ovviamente solo la base psicoattitudinale, necessaria ma non sufficiente, per palesare un profilo adatto al ruolo.
Costruire una motivazione matura
Bisogna poi mostrare una motivazione estremamente matura e ragionata, motivo per cui è essenziale conoscere approfonditamente il ruolo in questione e la Forza Armata desiderata.
Dato che il futuro accademico sarà fortemente incentrato sullo studio e sulle attività ginnico-militari, altre due caratteristiche imprescindibili per un aspirante allievo Ufficiale sono una buona capacità di studio, in termini di profitto e di organizzazione, e una buona preparazione atletica.
Del resto questi aspetti decreteranno già direttamente il tuo prosieguo dell’iter selettivo attraverso le fasi preliminari (quiz), quelle legate all’efficienza fisica e durante gli esami orali.
Altre caratteristiche fondamentali riguardano il tuo livello di versatilità e di dinamicità.
Senso di Responsabilità
La vita di un Ufficiale è infatti caratterizzata da un notevole grado di dinamicità, legato alle molteplici attività svolte in Accademia e, in futuro, alle missioni all’estero, ai frequenti trasferimenti, con tutto ciò che ne consegue in termini affettivi e familiari e, naturalmente, per il livello di responsabilità richiesto.
Molti, almeno nella mia esperienza, pensano che la suddivisione dei ruoli (Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa) rispecchi una suddivisione legata esclusivamente al livello di scolarizzazione.
In realtà, questo elemento incide, ma fino ad un certo punto.
Ciò che a mio avviso dovrebbe orientare primariamente la tua decisione di candidarti come Allievo Ufficiale, infatti, dovrebbe riguardare il livello di responsabilità a cui vuoi rispondere e di cui vuoi farti carico e non dovrebbe essere dettata unicamente dal tuo rendimento scolastico o, peggio, dal solo prestigio.
Diventare Ufficiali non significa soltanto essere laureati quinquennali contro, per esempio, il conseguire la laurea triennale di un allievo Maresciallo.
Significa incamminarsi verso ruoli direttivi e, poste le tue capacità, dirigenziali.
Il che vorrà dire Comandare centinaia, migliaia di uomini e donne spesso più anziani di te (anagraficamente e militarmente).
Disporre di innumerevoli quantità di materiali e mezzi.
Decretare, in solitudine, decisioni a volte difficili e delicate.
Significa rispondere sempre in prima persona, anche se a sbagliare è stato il soldato più basso in grado.
SOGNA LA TUA VITA MILITARE FUTURA
Sicuramente l’addestramento che ti verrà fornito potrà aiutarti a formare determinate caratteristiche, capacità e competenze ma, allo stesso tempo, come in un ballo a due, dovrai condurre tu le danze e metterci tantissimo del tuo.
Dunque, prima di candidarti, anche se può sembrarti prematuro, prova a porti nei panni di un futuro Comandante e chiediti onestamente se un ruolo così responsabilizzante, sfidante e, solo infine, prestigioso, potrebbe essere la tua vita.
Non a caso si parla di Vita Militare, poiché tutta la tua vita, anche familiare e affettiva, ruoterà sempre intorno al tuo essere militare.
Se al riguardo nutri dei dubbi o, al contrario, vuoi semplicemente consolidare la tua fiducia personale, contattami.
Grazie alla mia passata esperienza nelle selezioni militari in qualità di Ufficiale psicologo, posso aiutarti ad orientarti verso la scelta più consona ai tuoi desideri e alle tue inclinazioni psicoattitudinali, nonché fornirti, in soli due appuntamenti (test + colloquio psicoattitudinale), il tuo grado di prontezza psicoattitudinale.
Buon Concorso!