Test Psicoattitudinali Concorsi Polizia di Stato: Preparazione Psicoattitudinale con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e fondatore di Invictus Concorsi.
Se stai affrontando il tuo primo concorso, leggi Guida Concorsi Militari e Polizia.
Test Psicoattitudinali Polizia di Stato – Introduzione
Il Corpo della Polizia di Stato ogni anno bandisce un certo numero di Concorsi Pubblici. Per quanto riguarda il Concorso per Diventare Agente della Polizia di Stato, fino ad oggi, viene suddiviso tra un concorso aperto anche ai civili e uno riservato esclusivamente ai VFP1 (ora VFI) e VFP4 (dal 2025 VFT), in servizio o in congedo.
Per quanto riguarda, invece, i concorsi da Vice Ispettore e Vice Commissari, questi sono sempre aperti ai civili. Riservando, al limite, l’elevazione dei Limiti di Età per ex/militari e agenti già in servizio.
Tutti questi Concorsi Pubblici indetti dalla Polizia di Stato hanno sempre in comune, tra le altre prove di selezione, gli Accertamenti Attitudinali. Scopo di tali accertamenti, in estrema sintesi, è verificare il grado di corrispondenza tra il profilo psico-attitudinale espresso dai candidati e il profilo richiesto dalla Polizia di Stato per quel determinato ruolo a concorso.
In genere, la prima giornata degli accertamenti attitudinali è dedicata alla somministrazione di una batteria di test psicoattitudinali.
I Test Psicoattitudinali Polizia di Stato, di cui parleremo in modo più approfondito nei paragrafi che seguono, rappresentano la base del secondo e ultimo step attitudinale, ovvero quello del Colloquio Psicoattitudinale.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, la Polizia di Stato, prima di passare “ai fatti”, deve definire a monte tutti i metodi, gli strumenti e le aree che saranno poi oggetto della valutazione psicoattitudinale operata nel corso di suddetti accertamenti.
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Test Psicoattitudinali Polizia di Stato – Aree di Valutazione
Come sopra accennato, prima di definire quali Test Psicoattitudinali adottare, i Selettori della Polizia di Stato devono individuare le aree che saranno oggetto di valutazione.
Tale passo preliminare è necessario, innanzitutto, per standardizzare le procedure selettive, cioè per renderle identiche per ogni candidato. Insomma, per evitare sperequazioni e soggettivismi. Inoltre, questa definizione serve anche per orientare i selettori (Funzionari Psichiatri, Psicologi e Periti Selettori), che altrimenti rischierebbero di andare alla “cieca” e, infine, per ridurre il più possibile errori e pregiudizi.
Come riportato in tutti i bandi di concorso, al momento attuale, le aree di valutazione per la qualifica di allievo agente, vice ispettore e vice commissario sono:
- livello evolutivo (integrazione della personalità, autoefficacia, capacità critica e autocritica, senso di responsabilità, direzionalità, abilità comunicative e determinazione operativa);
- competenze emotive (autocontrollo, stabilità emotiva, coordinazione psico-motoria in situazione di stress e sicurezza personale);
- capacità intellettive (capacità di ragionamento, rapidità percettive, attenzione, memorizzazione ed esecuzione);
- competenze sociali (spirito di squadra, rispetto dell’Autorità, disponibilità ad adattarsi in contesti organizzativi formali, motivazione, senso del dovere, consapevolezza del ruolo e del contesto e, per i soli ispettori e commissari: leadership e capacità di indirizzo, coordinamento e gestione del personale posto alle proprie dipendenze).
Se vuoi approfondire ulteriormente il tema della selezione, leggi Selezione Psicoattitudinale Militare e di Polizia.
Test Psicoattitudinali Polizia di Stato – Personalità
La personalità la possiamo definire come un’organizzazione relativamente stabile e tipica (consueta) dei nostri modi di pensare, sentire (a livello emotivo) e di comportarci nelle varie situazioni di vita.
Conseguentemente, i test di personalità previsti dai Test Psicoattitudinali utilizzati dalla Polizia di Stato, cercano di valutare proprio questi pattern (tratti).
Test di Personalità Polizia di Stato
I test di personalità possono essere suddivisi in due categorie: Test obiettivi e Test proiettivi.
I test obiettivi di personalità sono fortemente strutturati, ossia prevedono domande e risposte predefinite. Generalmente, ai candidati è richiesto di esprimere il proprio accordo/disaccordo o frequenza comportamentale rispetto a determinate situazioni (cognitive, emotive e comportamentali).
I test obiettivi di personalità rappresentano la scelta prevalente in ambito concorsuale.
Questo perché:
- sono economici (in termini di tempo richiesto, di somministrazione e di interpretazione);
- consentono la somministrazione collettiva;
- producono risultati oggettivi (spesso numerici) e, quindi, risultano difficilmente equivocabili o sindacabili;
- risentono meno del contributo soggettivo dei selettori.
Tra i test obiettivi di personalità più validi e diffusi nei concorsi pubblici abbiamo il test MMPI-2 (Test Minnesota), la famiglia dei Test Big-Five (BFQ-2, BFA, 16PF-5 e NEO-PI-3), Taleia 400A, PAI e altri ancora.
I test proiettivi di personalità, al contrario degli obiettivi, consentono una maggiore libertà espressiva ai candidati. Questi test, infatti, non presentano domande e risposte rigide, quanto invece richiedono di interpretare disegni o situazioni, oppure di disegnare o completare una certa figura o frase incompleta.
Nonostante il pregio di consentire spesso valutazioni più raffinate e profonde della personalità rispetto ai test obiettivi, perché meno soggetti a fenomeni di manipolazione e/o desiderabilità, presentano, tuttavia, diversi aspetti di potenziale criticità, per lo meno per quanto riguarda concorsi pubblici di ampie dimensioni:
- in taluni casi, non consentono la somministrazione collettiva;
- si ottengono risultati non oggettivi;
- non consentono lo scoring automatico;
- possono portare ad un minore accordo interpretativo tra valutatori diversi.
Tra i test proiettivi più importanti vi sono il test di Rorschach (o la sua variante ridotta Z-Test),, il T.A.T., il P.F.S., i test grafici proiettivi carta e matita (Figura Umana, Albero, Casa e Famiglia) e il completamento di frasi incomplete.
Se vuoi approfondire ulteriormente questo argomento, leggi Test Psicoattitudinali Militari e di Polizia.
Test Psicoattitudinali Polizia di Stato – Attitudini
La Personalità rappresenta solo la condizione necessaria, benché non sufficiente, per essere valutati idonei. Bisogna, poi, risultare anche adatti a ricoprire il ruolo a concorso.
Dunque, è proprio per rispondere a questa ulteriore domanda, che i Test Psicoattitudinali adoperati dalla Polizia di Stato prevedono anche test attitudinali.
Le attitudini, a differenza della personalità, non rimandano a caratteristiche generali di una persona. Cioè non dicono come una persona pensa, sente e agisce nelle varie situazioni di vita quotidiana.
Queste, infatti, sono disposizioni, inclinazioni e capacità molto più specifiche. Quindi, fanno riferimento ad alcune aree di funzionamento molto circoscritte, che si possono verificare solo in determinate circostanze (compiti specifici).
Test Attitudinali Polizia di Stato
Come indicato nelle norme e le procedure per gli accertamenti attitudinali della Polizia di Stato, si prevede la somministrazione dei seguenti test attitudinali:
- Test Cognitivi di Ragionamento o Logica, di solito verbale e astratta;
- Test Psicomotorio di rapidità percettiva, per valutare i tempi di reazione in relazione a stimoli acustici e visivi;
- Valutazione della coordinazione psico-motoria e autodominio emotivo in situazione di stress;
- Test Psicosensoriale di memoria a breve termine.
Un ultimo e fondamentale strumento di valutazione è il Questionario Informativo Autobiografico e/o Motivazionale. In realtà, più che un test, bisognerebbe considerarlo come una sorta di curriculum psicoattitudinale. Si tratta, infatti, di un questionario che prevede per lo più domande aperte su tutta una serie di aree personali, professionali, attitudinali correlate con il ruolo a concorso.
Come Prepararsi ai Test Psicoattitudinali Polizia di Stato?
Non pochi candidati e relativi genitori, magari in buona fede, magari perché fuorviati dalle molte offerte di preparazione psicoattitudinale presenti sui motori di ricerca, pensano alla preparazione per i Test Psicoattitudinali della Polizia di Stato come una sorta di studio dei test online in pdf e delle relative implicazioni psicodiagnostiche.
La credenza, erronea, è che se conosco in anticipo i test psicoattitudinali e le relative domande, posso allenarmi come se si trattasse di quiz di preselezione culturale. Cioè, implicando che esistano delle risposte giuste e delle risposte sbagliate.
In altri casi ancora, alcuni preparatori abusanti della propria professione e della buona fede dei propri giovani clienti, si spingono fino a suggerire le presunte risposte “giuste”.
In realtà, qualunque selettore esperto e psicologo di coscienza etica e professionale, dovrebbe subito dirti che questa strada è una mera illusione. Solo un modo per abusare della tua inesperienza nel settore e, ovviamente, del tuo denaro.
Gli unici test “a sbarramento”, infatti, ovvero che prevedono dei punteggi minimi, e quindi un certo numero minimo di risposte giuste da fornire, sono i test di rapidità percettiva, di ragionamento o logica e di memoria a breve termine. Tra questi, inoltre, l’unica categoria rispetto alla quale potrebbe avere un senso “familiarizzare” con la logica di funzionamento sottostante, sono i test di ragionamento e di logica. Allenarsi con quesiti di logica verbale e astratta, in effetti, potrebbe ridurre i tempi di risposta.
Dunque, tralasciando la questione etica (che interessa solo il preparatore), e parlando in termini di mera utilità, un simile approccio, benché seducente, in realtà, non solo non ti servirà allo scopo, ma addirittura, potrebbe sortire effetti controproducenti.
Quando la preparazione diventa controproducente…
Innanzitutto, i test psicoattitudinali prevedono sempre delle scale di validità e controllo, che informano i selettori del tuo stile di risposta. Ora, prova a metterti nei panni di un Funzionario Psichiatra, Psicologo o Perito Selettore che, prima ancora di conoscerti, rileva uno stile manipolatorio. Come pensi che sarà valutato un candidato che nasconde o distorce la sua verità personale?
In secondo luogo, mettiamo che tu riesca a non invalidare il test grazie ai consigli dei nostri preparatori “esperti”, durante il colloquio psicoattitudinale avrai di fronte a te selettori con diverse migliaia di valutazioni all’attivo, con magari il doppio dei tuoi anni e tanti anni di esperienza in Polizia. Quanto pensi che impiegherà il selettore a capire che stai rispondendo “a memoria”, ovvero che stai recitando un copione?
Terza considerazione, nell’infelice ipotesi di risultare non idoneo/a, non potrai imparare nulla dai tuoi errori. Già perché l’unica cosa che potresti imparare, da una non idoneità psicoattitudinale dovuta ad una eccessiva chiusura o manipolazione, è che la prossima volta ti converrà mostrarti maggiormente disponibile, aperto e sincero.
Non ci vuole molto per accogliere questo insegnamento, adesso, leggendo gratuitamente questo articolo e senza doverne fare prima una costosa e dolorosa esperienza.
Infine, ricorda che i test psicoattitudinali, per quanto importanti, costituiscono solo delle ipotesi rispetto al tuo profilo psicoattitudinale. A mio avviso, molti corsi di preparazione psicoattitudinali accordano troppa importanza ai test. Quando, invece, il vero momento decisivo degli accertamenti attitudinali è costituito dal colloquio.
Per approfondimenti leggi Come affrontare i test psicoattitudinali?
Preparazione Psicoattitudinale Concorsi Polizia di Stato
Sgombrato il campo, spero di cuore, da ogni offerta magica (le famose cose “troppo belle per essere vere”), ti illustrerò un servizio realmente e potenzialmente utile per i tuoi Accertamenti Attitudinali.
Una Preparazione Test Psicoattitudinali per Concorsi nella Polizia di Stato eticamente concepita e realmente utile, è quella che non contempla lo studio dei test e/o il suggerimento delle risposte “giuste”.
Ma è un Corso di Preparazione per Accertamenti Attitudinali che utilizza i test per il solo e unico scopo per il quale sono stati concepiti: ovvero per valutarti realmente.
Detto in parole semplici e dirette: se prima non ti valuto, come posso dirti eventualmente cosa e come migliorare?
Ovviamente, il preparatore a cui ti affidi deve essere uno psichiatra o psicologo che abbia maturato esperienze dirette nella selezione psicoattitudinale militare e/o di polizia.
Uno psicologo civile, infatti, per quanto competente, non potrà mai basarsi su quella sintesi valutativa a cui può attingere un collega che ha vissuto sulla propria pelle e in prima persona i contesti militari e di polizia in qualità di selettore.
Una banalissima bocciatura a scuola, solo per fare un esempio, che peso può avere per un candidato agente di polizia? E per un aspirante vice ispettore? Per un vice commissario? E, ancora, come valuteranno i selettori le ragioni che fornirai riguardo a quella bocciatura? E lo stesso potrebbe dirsi a qualunque altro evento di vita personale, familiare, relazionale, lavorativa, ecc.
Preparazione Psicoattitudinale Concorsi Polizia di Stato
Se desideri affrontare i Test Psicoattitudinali e i relativi accertamenti previsti dai Concorsi della Polizia di Stato con maggiore consapevolezza e sicurezza:
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Successivamente, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Inoltre, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti ufficiali.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.
Faq Domande Frequenti – Test Psicoattitudinali Polizia di Stato
I Test Psicoattitudinali previsti per i concorsi della Polizia di Stato sono:
– batteria Test di Personalità
– Test Cognitivi di Ragionamento o Logica verbale e astratta come il KIM o il GAT-2;
– Test Psicomotorio di rapidità percettiva (tempi di reazione a stimoli acustici e visivi);
– Valutazione della coordinazione psico-motoria e autodominio emotivo in situazione di stress;
– Test Psicosensoriale di memoria a breve termine.
Le prove psicoattitudinali, ovvero gli accertamenti attitudinali, si svolgono solitamente in due giorni. In particolare, nella prima giornata si somministra una batteria di test psicoattitudinali. Durante la seconda giornata, invece, si affrontano uno o più colloqui psicoattitudinali.
Gli unici test psicoattitudinali previsti per i Concorsi in Polizia che possono prevedere uno sbarramento (non idoneità) basato su un punteggio minimo da conseguire, sono i test di livello o di performance (rapidità percettiva, ragionamento o logica, memoria a breve termine). I motori di ricerca offrono diverse possibilità per valutare sommariamente e autonomamente queste capacità.
Mentre, tutti gli altri test psicologici sono di natura qualitativa (e non quantitativa) e possono essere somministrati solo da psicologi iscritti all’Albo.
Per “superare” questi ulteriori e fondamentali test, non si tratta di punteggi e/o di strategie, ma di esprimere, cioè “incarnare” realmente, alcune caratteristiche psicologiche.
1. Leggi le istruzioni con calma;
2. Leggi con attenzione ogni domanda;
3. Rispondi sinceramente: eventuali tentativi di manipolazione del test possono gettare ombre sulla valutazione;
4. Non cercare di interpretare le domande: i test sono solo un’occasione per farsi conoscere;
5. Non perdere tempo: rispetta le consegne e l’eventuale tempo accordato;
6. Limita le incertezze: evita il più possibile omissioni e mancate risposte;
7. Infine, presta attenzione alle doppie negazioni!