Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito con il dott. Vincenzo Castaldo, ex Capitano Psicologo Selettore dell’Esercito.
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Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito – Introduzione
Per ogni ruolo (VFI, VFT, Allievi Marescialli, Allievi Ufficiali e Scuole Militari) a concorso, l’Esercito Italiano stabilisce dei criteri psicoattitudinali sulla cui base si opereranno le relative valutazioni e selezioni.
Gli Accertamenti Attitudinali sono, infatti, predisposti al fine di assicurare la corrispondenza tra il profilo psicoattitudinale espresso dai candidati e il profilo ideale richiesto dall’Esercito Italiano.
A tal fine, i selettori dell’Esercito predispongono una serie di metodi, tecniche e strumenti atti appunto a valutare il possesso dei requisiti psicoattitudinali ritenuti necessari per ricoprire con efficacia il particolare ruolo a concorso.
Tra gli strumenti più utilizzati nella selezione psicologica e attitudinale prevista per i Concorsi dell’Esercito, sicuramente i più importanti sono i test psicoattitudinali e il colloquio psicoattitudinale.
Se sei al tuo primo concorso militare oppure senti il bisogno di orientarti efficacemente, ti suggerisco questa Guida Concorsi Militari e Polizia.
Colloquio Psicoattitudinale Esercito Italiano – Aree di Valutazione
Secondo le direttive tecniche impartite dallo Stato Maggiore dell’Esercito, al momento attuale, le aree di valutazione previste dagli Accertamenti Attitudinali dell’Esercito Italiano sono:
- adattabilità al contesto militare;
- area emozionale (dimensione intrapersonale);
- area relazionale (dimensione interpersonale);
- infine, area del lavoro (dimensione produttiva/gestionale).
Inoltre, in aggiunta al profilo attitudinale, bisogna anche escludere tutte le condizioni di interesse psichiatrico contenute nell’elenco imperfezioni e infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare.
Ovviamente tali aree di valutazione e la relativa “esigenza selettiva” vanno modulate in base al ruolo. E’ naturale affermare che le capacità di leadership, per fare un esempio, benché non disdegnate per VFI o per gli allievi Ufficiali e Marescialli dei ruoli tecnici, risultino invece fondamentali per i ruoli apicali ordinari (Ufficiali e Marescialli delle Accademie Militari).
Se vuoi approfondire il tema della selezione, leggi Selezione Psicoattitudinale Militare e di Polizia.
Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito – Accertamenti Attitudinali
La prima fase degli Accertamenti Attitudinali previsti dall’Esercito Italiano prevede la somministrazione di una batteria di test psicoattitudinali.
I test psicoattitudinali li possiamo considerare come degli strumenti volti alla conoscenza e alla valutazione psicologica (personalità) e attitudinale (attitudini) dei candidati.
Si possono, dunque, suddividere in due tipologie principali: Test di Personalità e Test Attitudinali.
Sulla base (anche) delle informazioni emerse in sede testistica, si affronta poi il Colloquio Psicoattitudinale, previsto per i Concorsi dell’Esercito.
Preparazione Test Psicoattitudinali
Molti candidati concentrano la maggior parte dei propri sforzi sulla “preparazione” dei test psicoattitudinali. Pratica che ritengo, senza alcun dubbio, non etica, inutile e addirittura potenzialmente controproducente.
A tal riguardo leggi Test Minnesota Online.
Inoltre, i test psicoattitudinali costituiscono, fino al momento del colloquio, solo delle ipotesi psicodiagnostiche. E’, dunque, solo durante il colloquio psicoattitudinale previsto dai Concorsi dell’Esercito che le ipotesi emerse dai test possono essere confermate o meno. I test sono solo un ausilio.
Infatti, il vero momento decisivo degli Accertamenti Attitudinali è il colloquio psicoattitudinale. Che, tra l’altro, solo in parte si basa sui test psicoattitudinali.
Buona parte del colloquio, infatti, procede per una sua strada ben precisa.
E l’obiettivo ultimo è valutare e selezionare solo i candidati idonei e adatti a ricoprire il ruolo a concorso. E’ dunque in questi momenti che avviene la selezione vera e propria.
Come per i test, anche in questo caso, possiamo suddividere i colloqui psicoattitudinali in due categorie distinte: Colloquio Psichiatrico e Colloquio Psicologico.
Allo stato attuale, dunque, non si prevede alcun ausilio da parte del Perito Selettore.
Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito – Psichiatra
Non tutti sanno che il colloquio psichiatrico, in realtà, rientra nello step spesso precedente agli accertamenti attitudinali, ossia gli accertamenti per l’idoneità psicofisica. La prova relativa alle cosiddette “visite mediche”.
Ecco perché l’idoneità è denominata psico-fisica.
Ad ogni modo, pur rientrando negli accertamenti psicofisici, di fatto, questa valutazione costituisce sovente le fondamenta degli Accertamenti Attitudinali.
Lo psichiatra, infatti, prima di essere specialista in Psichiatria, è un medico.
Questa peculiarità professionale si traduce in uno sguardo, per certi versi, alquanto diverso da quello adottato dagli psicologi militari.
Innanzitutto, lo psichiatra militare si concentra in modo particolare sull’assetto di personalità (tratti). Sicuramente può formulare domande di natura attitudinale, ma il focus è particolarmente centrato sulla componente psichica. Inoltre, altra differenza importante rispetto ai colleghi psicologi, risiede nella particolare attenzione alla componente psico-fisiologica.
L’obiettivo ultimo di questo colloquio è quello di valutare il grado di maturazione, equilibrio e armonia intra- e inter-psichica espresso dai candidati. Escludendo, al contempo, eventuali cause di non idoneità psichiatrica contenute nell’Elenco delle Imperfezioni e Infermità per il servizio militare incondizionato sopra allegato.
Per approfondimenti sul colloquio psicoattitudinale dei Concorsi dell’Esercito condotto dallo psichiatra, leggi Colloquio Psichiatra Militare e di Polizia.
Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito – Psicologo
Il colloquio con lo psicologo militare è un colloquio psicoattitudinale previsto dai Concorsi dell’Esercito, oserei dire, più “comprensivo” di quello psichiatrico. A differenza del collega psichiatra, infatti, dedicherà ugual tempo e sforzo conoscitivo ad entrambe le aree di valutazione (personalità e attitudini).
Ciò si traduce in una maggiore attenzione accordata alla componente attitudinale (l’essere adatti o meno a ricoprire il ruolo a concorso).
Altra importantissima differenza, risiede ovviamente nella diversa formazione accademica.
Tale diversità si concretizza, per quanto riguarda la valutazione della personalità operata dalla psicologo militare, in uno sguardo maggiormente centrato sul senso soggettivo espresso dai candidati, più che sulle componenti psicofisiologiche.
In definitiva, al di là delle peculiarità professionali, il maggior vantaggio di questo possibile duplice colloquio (psichiatra – psicologo), risiede nelle maggiori garanzie predittive delle valutazioni. Detto in parole povere: due sguardi sono (quasi) sempre meglio di uno.
Per ulteriori approfondimenti sul colloquio con lo psicologo militare, leggi Domande Colloquio Psicologo Militare.
Preparazione Colloquio Psicoattitudinale Concorsi Esercito
Se stai cercando un corso di preparazione per il Colloquio Psicoattitudinale per i Concorsi dell’Esercito Italiano, occhio al metodo proposto.
Se dovessi imbatterti in una proposta fatta di addestramenti e di istruzioni passive delle risposte “giuste”, risparmia il tuo denaro.
Per quanto affascinante e invitante, in realtà, un metodo del genere, non solo non serve a nulla, ma addirittura potrebbe sortire effetti controproducenti.
Finiresti, con buona probabilità, per falsare o invalidare tutti i tuoi accertamenti attitudinali.
Infatti, l’unica forma di preparazione psicoattitudinale che può davvero avere un senso dovrebbe prevedere vero e proprio accertamento psicoattitudinale.
Test e colloquio psicoattitudinale dovrebbero servire a valutarti realmente.
In tal modo, se dovessero emergere delle criticità, le indicazioni che riceveresti si baserebbero sulla tua vera realtà psicoattitudinale. E non su un copione da recitare.
Metodo Invictus
Se desideri, dunque, affrontare il Colloquio Psicoattitudinale previsto per i Concorsi dell’Esercito Italiano con maggiore consapevolezza e autoefficacia, contattami.
Mi chiamo Vincenzo Castaldo e sono un ex Capitano Psicologo Selettore dell’Esercito.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia pregressa esperienza nella selezione psicoattitudinale militare, infatti, posso riproporre Accertamenti Attitudinali (Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale) estremamente professionali e accurati.
Scopo della consulenza sarà, innanzitutto, valutarti REALMENTE, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Successivamente, sulla base di questa valutazione psicoattitudinale preliminare, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e, se necessario, per migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Inoltre, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti ufficiali.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.