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Preparazione Colloquio Psicoattitudinale: Guida Completa

Preparazione Colloquio Psicoattitudinale: Guida Completa

Preparazione Colloquio Psicoattitudinale: Guida Completa A cura del dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore dell’Esercito e fondatore di Invictus Concorsi.



Preparazione Colloquio Psicoattitudinale – Introduzione

Il colloquio psicoattitudinale rappresenta, ove disposto, la fase più importante e decisiva del processo di selezione di aziende e organizzazioni. E’, infatti, in questo momento che avviene la selezione vera e propria dei candidati (e non, come molti pensano, durante la somministrazione dei test psicoattitudinali).

Questo particolare tipo di colloquio è un ausilio valutativo, come suggerisce l’aggettivo, di personalità e attitudini dei candidati.

Differisce, pertanto, enormemente dal classico colloquio di lavoro, perché entra nel “gioco” della valutazione anche la personalità (e non solo le attitudini e le competenze professionali). Ora, dato che la valutazione della personalità può essere effettuata solo da Psicologi e Psichiatri (LEGGE 18 febbraio 1989, n. 56), ne consegue che questo tipo di colloquio può (e dovrebbe) essere condotto solo da professionisti della salute mentale.

Dunque, qualunque altro selettore che non sia un professionista della salute mentale, non può e non dovrebbe effettuare valutazioni della personalità. Ma dovrebbe limitarsi alla sola valutazione attitudinale.

E, invece, ciò che rileviamo sui motori di ricerca e anche tra molti addetti al settore, è una certa confusione terminologica e operativa. Spesso, infatti, si nota un utilizzo improprio del termine “psicoattitudinale”. Generando, dunque, confusione tra questo tipo di colloquio e quello di lavoro o attitudinale.

Sul web, inoltre, impazzano guide, video e corsi di preparazione per chi deve affrontare un colloquio psicoattitudinale. E viene naturale chiedersi, trattandosi di un colloquio estremamente intimo e personale, ma è davvero possibile prepararsi? E, se sì, quali aspetti, nello specifico, si possono preparare, in considerazione del fatto che il nostro passato e le nostre esperienze di vita non si possono cambiare?

Prima di rispondere al quesito di questo breve contributo, facciamo un po’ di chiarezza semantica.

Differenza tra Personalità e Attitudini

La personalità riguarda il nostro modo tipico di pensare, sentire e comportarci nelle varie situazioni di vita. Prescinde, dunque, da un particolare profilo o ruolo a concorso.

Questo tipo di valutazione, di solito, entra in gioco in tutte quelle posizioni ad elevato impatto sociale o economico. Come per esempio Forze Armate, Forze dell’Ordine, Piloti di linea e Manager di grandi aziende. Magari a breve saranno predisposti anche per i Magistrati e, chissà, un giorno anche per i delicatissimi ruoli ricoperti dagli Insegnanti e dalla nostra classe politica. Stiamo a vedere.

In genere, il profilo di personalità richiesto è contenuto in appositi elenchi (per esempio vds. Imperfezioni e Infermità).

Le attitudini, invece, non riguardano la nostra Persona nel suo insieme, ma soltanto determinate capacità, abilità o inclinazioni, richieste in modo specifico per un determinato ruolo.

Questo tipo di valutazione, dunque, è estremamente settoriale e specifica. E, inoltre, può essere condotta anche da selezionatori non sanitari.

In genere, le attitudini ricercate per un certo profilo, sono contenute nella job description.

Tra le attitudini più ricercate possiamo trovare:

  • Capacità di Ragionamento
  • Fluidità comunicativa
  • Stress Management
  • Ascolto attivo
  • Problem solving
  • Memoria
  • Efficienza intellettiva
  • Attenzione
  • Leadership
Naturalmente, molte di queste caratteristiche attitudinali affondano le radici e correlano fortemente con la struttura di personalità. Ma per disquisire su questo intreccio, occorrerebbe una trattazione a parte.

Come preparare un Colloquio Psico-attitudinale?

Ma arriviamo alla domanda di questo articolo, tutt’altro che scontata.

E’ possibile prepararsi per un colloquio psico-attitudinale?

Perché non si tratta soltanto di semplici nozioni da memorizzare o comprendere, come un quiz di cultura generale. Non si tratta nemmeno di prove fisiche, con obiettivi chiari e oggettivi, rispetto ai quali posso misurare in anticipo i miei risultati e valutarne lo “scarto” con la prestazione attesa.

Senza ulteriori indugi, possiamo subito affermare che una preparazione del colloquio psicoattitudinale è possibile e auspicabile.

Dunque, la risposta è: SI, MA. C’è un MA, un limite fondamentale da considerare.

Bisogna, infatti, operare una distinzione importante tra “forma” e “sostanza”.

Questa distinzione tra preparazione formale e sostanziale vale, ovviamente, anche per i test psicoattitudinali. Per approfondimenti in tal senso leggi Preparazione Test Psicoattitudinali nei Concorsi Militari – Guida Completa.

Preparazione “Formale” del Colloquio Psicoattitudinale

Per preparazione formale si intende una preparazione del colloquio psicoattitudinale incentrata per lo più sugli aspetti legati alla performance. Dunque, aspetti più superficiali e, pertanto, più facilmente migliorabili come, ad esempio:

  • Presentazione personale
  • Capacità comunicative
  • Capacità logiche
  • Valorizzazione delle capacità e delle competenze
  • Conoscenza del ruolo e del contesto organizzativo
  • Riflessioni su Motivazione e Aspettative

Tutti questi e molti altri aspetti di un colloquio psicoattitudinale sono più facilmente identificabili, valutabili e modificabili.

Basta, nella maggior parte dei casi, reperire e attenersi ad alcuni consigli di base e linee guida, come quelli che seguono nel prossimo paragrafo, e il gioco è (quasi) fatto.

Guida Preparazione “Formale” del Colloquio Psico-attitudinale

Con riguardo alla sola preparazione formale di un colloquio psicoattitudinale, potrebbero aiutarti le seguenti indicazioni generali:

  1. Inizia il colloquio accennando un sorriso;
  2. Abbigliamento sobrio e decoroso;
  3. Atteggiamento propositivo. Non farti “cavare” le informazioni di bocca;
  4. La tua valutazione non avviene solo durante il colloquio, ma per tutta la tua permanenza in azienda. Dunque, quando sei in sala d’attesa, non dimenticare dove ti trovi;
  5. Prepara una presentazione personale, dove riassumi tutti i tuoi trascorsi più significativi (studi, lavoro, famiglia, hobby, interessi, pregi e difetti, competenze maturate e motivazione della candidatura);
  6. Rifletti attentamente sulla tua motivazione. La motivazione, infatti, è il pilastro più importante della tua candidatura;
  7. Allenati alla riflessione. Recupera gratuitamente sul web le domande tipiche di un colloquio di lavoro e utilizzale per riflettere su di te;
  8. Cerca di rispondere in modo esauriente a tutte le domande, supportando le tue risposte con esempi concreti;
  9. Fornisci risposte chiare e sintetiche. Argomenta, ovvero, quanto basta per non fornire né risposte troppo brevi, né troppo prolisse. Eventualmente, per regolare il tuo livello di argomentazione, presta attenzione ai segnali non verbali del selezionatore (atteggiamento di attesa vs impazienza);
  10. Studia in modo puntuale l’Organizzazione per la quale concorri (cenni storici, mission, vision, compiti, struttura, reparti, ruoli e posizioni);
  11. Approfondisci la conoscenza del ruolo per cui ti stai candidando, ovvero cosa farai una volta in servizio e come pensi di potere “onorare” tali compiti a livello umano e professionale (job description);
  12. Sincerità. Tutto ciò che dirai, se non supportato dai “fatti”, sarà valutato negativamente;
  13. Se non sai qualcosa o dovessi sentirti in difficoltà, non accampare scuse! Se c’è una cosa che un selezionatore mal sopporta è la mancanza di responsabilità;
  14. Infine, sostieni sempre lo sguardo del tuo selezionatore, ma ricordandoti di sbattere le palpebre!

Preparazione “Sostanziale” del Colloquio Psicoattitudinale

Quando, invece, si parla di preparazione sostanziale di un colloquio psicoattitudinale, ovvero non di semplici attitudini, ma di personalità, il discorso cambia sensibilmente.

Cambia, innanzitutto, perché una valutazione psicoattitudinale non può essere effettuata in autonomia. Occorre, necessariamente, affidarsi a professionisti della salute mentale.

Inoltre, anche la successiva eventuale preparazione è possibile, ma a differenza della preparazione formale, potrebbe richiedere più tempo e, comunque, non essere affatto scontata e lineare come nel primo caso.

Determinati aspetti di personalità, potrebbero richiedere molte più energie e sforzi per essere “cambiati”. E, inoltre, il risultato, non sarà affatto scontato come nel caso di un aspetto formale.

Preparare un’efficace presentazione personale, ad esempio, richiede un mero sforzo cognitivo ed espositivo. Sarà sufficiente organizzare un discorso efficace in cui si mettono in risalto tutte le nostre esperienze lavorative, formative e di vita più salienti per quella determinata posizione lavorativa.

Migliorare, invece, poniamo, elementi di introversione, di insicurezza o di impulsività, richiederà un investimento molto più profondo delle semplici “cognizioni”.

A volte, per carità, anche la sola riflessione razionale potrebbe bastare per rendersi consapevoli di un proprio schema mentale e rivederlo in chiave più funzionale ed efficace.

Ma, almeno nella mia esperienza umana e professionale, il più delle volte il discorso potrebbe rivelarsi molto più “profondo”. Spesso, il cambiamento di schemi personali “antichi” e radicati, richiede tempo, riattivazioni emotive e graduali esposizioni nella realtà.

Per dirla in parole semplici: a volte per cambiare, per accrescere il proprio senso di autoefficacia, bisogna prima “farsi le ossa”.

E per essere seriamente intenzionati, eventualmente, a farsi le ossa, occorrono un forte desiderio, tempo e coraggio.

Preparazione Colloquio Psicoattitudinale con Invictus Concorsi

Se l’articolo ti è servito a farti un’idea realistica di cosa e come sia possibile concepire una preparazione del colloquio psicoattitudinale e vuoi ricevere un servizio di preparazione psicoattitudinale esperto e competente, contattami su whatsapp.

Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.

Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso e posso aiutarti a riflettere sia sugli aspetti formali, sia sugli aspetti sostanziali del tuo colloquio psicoattitudinale.

Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, infatti, posso riproporre accertamenti attitudinali estremamente efficaci e professionali (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).

Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.

Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.

Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.


Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.

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