Pregi e Difetti come rispondere al colloquio psicoattitudinale e di lavoro con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e fondatore di Invictus Concorsi.
Se stai valutando la possibilità di candidarti o stai già partecipando ad un concorso militare, potresti trovare utile questa Guida ai Concorsi Militari e di Polizia.
Pregi e Difetti come rispondere al colloquio – Introduzione
Insieme al mi parli di lei e perché si è candidato per questo concorso o posizione, “pregi e difetti” caratteriali rappresentano un must delle domande poste durante una selezione psicoattitudinale.
Perché questa domanda è così importante e/o frequente in un colloquio psicoattitudinale?
Ci sono diversi motivi.
I più importanti riguardano la valutazione del tuo grado di autoconsapevolezza e autostima.
Può capitare, per esempio, di ritrovarsi di fronte a candidati che si descrivono molto peggio di come sono nella realtà (pochi, devo ammettere).
Oppure, più frequentemente assistiamo a candidati che sottostimano o, addirittura, non riescono ad individuare i propri limiti.
A volte, ciò può essere dovuto effettivamente alla presenza di tratti di personalità narcisistici o, più in generale, di difficoltà di introspezione.
Il più delle volte, invece, rasenta ciò che (anche) gli etologi chiamano meccanismi di difesa. Tipo il “gonfiarsi” per sembrare più grandi di ciò che si è al fine di spaventare potenziali predatori (selezionatori).
E, del resto, a ben pensarci, si tratta di un meccanismo di difesa sacrosanto: tu mi giudichi e io intendo fare bella figura!
Ma è un attimo passare da una bella figura ad una figura di…non idoneità.
Per evitare, dunque, inutili e infelici derive, come sempre, meglio correre ai ripari e prepararsi in anticipo per accrescere consapevolezza e autoefficacia e capire come rispondere in un colloquio di lavoro alla domanda “pregi e difetti”.
Pregi e Difetti come rispondere al colloquio – errori da evitare
Come rispondere, dunque, alla domanda pregi e difetti durante un colloquio di lavoro?
Prima di addentrarci nelle linee guida, come per qualsiasi altra domanda, sconsiglio caldamente di cedere alla tentazione di ripetere in modo acritico “possibili risposte” riportate in qualche articolo dal vago sapore “magico”.
Quelli che io chiamo, a metà tra lo scherno e il disprezzo, i “consigli per gli acquisti“.
Questo, perché, quando affermi qualcosa in modo acritico, senza averci riflettuto, rischi soltanto e, tra l’altro, inutilmente, di porti in una cattiva luce agli occhi dei selettori.
Come ripeto sempre nei miei articoli, un selettore esperto impiega dai 30 secondi al minuto per capire se la tua affermazione poggia le basi su una solida verità o sulle sabbie mobili.
Dunque, perché scervellarsi a imparare a memoria qualcosa che, invece, può costituire una preziosa occasione per riflettere sulla tua Persona e sulle decisioni di vita lavorativa che stai per intraprendere?
E quali sono queste riflessioni per arrivare ad una risposta critica e consapevole?
Pregi e Difetti come rispondere al colloquio – linee guida
Molto semplicemente, devi cercare di individuare almeno un paio di caratteristiche personali positive e una o due, al contrario, da “migliorare”.
Ovviamente, non vanno scelte a caso. Noi siamo tante cose e si spera che possiamo esprimere ben più di due qualità positive. I punti di forza, dunque, vanno scelti anche in base al ruolo per cui ti stai candidando.
E come fare per capire, quali tra i miei pregi si allineano maggiormente con il ruolo desiderato?
Molto semplice. Basta leggere con attenzione sul sito organizzativo valori (mission e vision), compiti e caratteristiche ricercate (eventuale job description).
Quanto ai difetti, limiti o punti di debolezza che dir si voglia, qualunque essi siano, suggerisco di adottare sempre un mindset resiliente. Ovvero, di porsi sempre in ottica migliorativa. Di non accettarli, dunque, come dati inamovibili e immodificabili. Per la serie: “sono fatto/a così e non ci posso fare niente/è più forte di me”!
Insomma, qualunque sia il vostro “bicchiere mezzo vuoto”, ponetevi a voi stessi, prima ancora che ai selezionatori, nell’ottica autentica di cercare di migliorarvi sempre e continuamente (bicchiere mezzo pieno).
E, vi raccomando: cercate di arrivarci da soli.
Alcuni di voi, magari in difficoltà, potreste sentirvi tentati di commettere, a mio avviso, il rischiosissimo errore di chiedere come rispondere al colloquio alla domanda Pregi e Difetti a partner e/o genitori e/o amici.
Il rischio è che se nutrite con la vostra cerchia sociale rapporti conflittuali o, all’estremo opposto, idealizzati e/o invischiati, vi sentirete o sotterrare vivi (in genere nel primo caso) o ergere a supereroi (più spesso nel secondo). Entrambe, dunque, derive lontane dalla realtà.
Pertanto, se proprio non ci riuscite da soli, chiedete aiuto ad esperti che, a differenza dei vostri amici, non avranno alcun interesse a dirvi nulla che non “passi da voi”.
Pregi e Difetti come rispondere al colloquio – ulteriori considerazioni
Come ripeto sempre: noi selettori lo sappiamo che, udite udite, non siete perfetti.
A me selettore non interessa sapere se hai dei difetti, lo do per scontato.
Ciò che, piuttosto, interessa davvero è il rapporto cognitivo, emotivo e comportamentale che intrattieni con i tuoi difetti.
- Innanzitutto, sei consapevole dei tuoi difetti?
- Cosa ne pensi?
- Come ti senti quando i tuoi difetti entrano in gioco nella tua vita?
- In quali contesti entra in gioco un certo difetto?
- Come ti comporti?
- Quali sono le conseguenze dei tuoi difetti sul tuo lavoro, relazioni, vita in generale?
- Hai mai provato a migliorarti in relazioni ad essi? Se sì, quali tentavi hai posto in essere in tal senso?
Provate, dunque, a utilizzare queste domande per andare un po’ più in profondità di un mero quanto sterile elenco di pregi e difetti. Dimostrate di aver riflettuto realmente su voi stessi, soprattutto sul vostro dark side. Non concentratevi solo sul compito “come rispondere al colloquio alla domanda Pregi e Difetti”.
E, soprattutto, dopo aver individuato i vostri punti di forza e di “fragilità” o vulnerabilità, provate a formulare esempi concreti a sostegno delle vostre considerazioni personali.
Non c’è cosa peggiore che possa accadere in un colloquio psicoattitudinale e di lavoro, di non riuscire a motivare concretamente le proprie affermazioni!
Esempi di “pregi”
Pregi:
- Autocontrollo: Sono una persona dai nervi saldi e riesco a mantenere la calma anche in situazioni critiche. Capacità che ho sviluppato sia grazie al lavoro di soccorritore del 118, sia nelle competizioni sportive.
- Coscienziosità: Quando mi viene affidato un compito faccio di tutto per portarlo a termine. Ad esempio, nel mio precedente impiego, se c’era da fare dello straordinario per finire una commessa non mi sono mai tirato indietro.
- Lealtà: Mi ritengo una persona molto leale e affidabile. Questo aspetto mi ha consentito di avere sempre buoni rapporti, sia nella vita privata che in ambito lavorativo.
- Capacità di lavorare in squadra: Sono molto socievole e cordiale e amo lavorare in team per raggiungere obiettivi comuni. Ad esempio, a scuola ho fatto parte di un gruppo che ha vinto un premio per il miglior progetto scolastico di scienze.
- Flessibilità: Sono una persona flessibile e adattabile a nuove situazioni e sfide. Ad esempio, nel mio precedente lavoro ho dovuto cambiare ruolo/sede con poco preavviso e sono riuscito ad adattarmi rapidamente al cambiamento.
Esempi di “difetti”
Difetti:
- Perfezionismo: A volte sono troppo perfezionista e questo può portarmi a perdere tempo su dettagli di poco conto. Per esempio, qualche volta a lavoro mi sono fermato oltre l’orario di lavoro per effettuare doppi controlli. Sto comunque lavorando per migliorare questo aspetto per concentrarmi di più sul risultato complessivo e la velocità.
- Testardaggine: Quando sono convinto di una mia idea o modo di fare, posso fare un po’ di fatica a volte a cambiare idea e a rivedere le mie posizioni. Da un po’ di tempo, però, sto provando a mettere da parte l’orgoglio e cerco di comunicare le mie idee senza voler prevalere o aver ragione a tutti i costi.
- Impazienza: A volte sono impaziente e vorrei ottenere risultati immediati. Mi è capitato, per esempio, di cambiare un paio di sport solo perché non riuscivo ad avere buone prestazioni. Sto imparando a essere più paziente e a gestire meglio le mie aspettative.
- Diffidenza/Chiusura: Inizialmente, quando non conosco bene le persone, posso avere un po’ di difficoltà nell’esprimere apertamente il mio pensiero e le mie opinioni e me ne sto un po’ sulle mie. Sto cercando comunque di non stare troppo sulla difensiva, magari facendo più domande durante una conversazione e mostrando di più il mio interesse per gli altri.
- Mancanza di esperienza in alcuni settori: Sono consapevole, data la mia giovane età, di avere alcune lacune in termini di esperienza, dato che ho effettuato solo lavoretti estivi sinora, ma sono motivato a mettermi in gioco e a crescere umanamente e professionalmente.
È importante ricordare, ancora una volta, che non esiste una risposta “perfetta” riguardo a come rispondere al colloquio alla domanda Pregi e Difetti. La cosa più importante, ribadisco, è essere sinceri, autentici e, soprattutto, fornire esempi concreti a sostegno delle proprie considerazioni.
Preparazione Psicoattitudinale con Invictus Concorsi
Se hai trovato questo articolo uno spunto interessante per evitare soluzioni magiche e metterti a riflettere realmente sulla tua Persona e desideri ricevere un parere esperto in merito, contattami.
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e posso aiutarti riflettere, tra le altre cose, su come rispondere al colloquio alla domanda Pregi e Difetti.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie infatti alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.