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Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia: Guida Completa

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia: Guida Completa

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia: una Guida Completa di tutte le normative con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e Fondatore di Invictus Concorsi.

Se stai valutando la possibilità di candidarti o stai già partecipando ad un concorso militare, potresti trovare utile questa Guida ai Concorsi Militari e di Polizia.

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia – Introduzione

In questo articolo cercherò di fare chiarezza sulla valutazione dei tatuaggi nei concorsi militari e di polizia, fornendo una guida completa di tutte le normative di riferimento.

Infatti, ogni giorno ricevo o vengo a conoscenza di domande su questa tematica, inerenti la possibilità di candidarsi e/o risultare idonei o meno per un tatuaggio presente in una determinata area del corpo e/o in fase di rimozione:

Posso candidarmi a un concorso militare o di polizia con un tatuaggio?

Chi ha tatuaggi può fare il militare?

Quali sono le dimensioni e il contenuto del tatuaggio che possono essere considerati motivo di esclusione?

Quali forze dell’ordine possono avere tatuaggi?

Chi ha tatuaggi può fare il carabiniere o il poliziotto?

Quali sono le parti del corpo in cui è consentito avere un tatuaggio?

Se ho un tatuaggio in fase di rimozione, posso comunque candidarmi?

Prima di rispondere a tutte queste domande, qualche informazione su questa antichissima pratica, tornata in auge nei tempi moderni.

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia – Un pò di storia…

I tatuaggi (dal termine polinesiano “tatau”, onomatopeico riferito all’antico picchiettare del legno sull’ago) hanno una storia millenaria. La loro pratica assumeva significati diversi a seconda dei tempi e dei luoghi in cui venivano realizzati. Nell’antico Egitto, per esempio, potevano svolgere una funzione terapeutica, religiosa o funeraria. Durante l’antica Roma, invece, vi era l’usanza di marchiare gli schiavi e i criminali, in modo tale da renderli immediatamente riconoscibili.

In altri luoghi e contesti, invece, i tatuaggi potevano assumere significati di appartenenza religiosa, tribale, rituale, spirituale, mafiosa (si pensi alla Yakuza), oppure semplicemente decorativa.

A partire dagli anni ’70, in Occidente, il fenomeno ha assunto inizialmente una certa rilevanza tra i movimenti di contestazione sociale (hippy, punk), tra i gruppi di motociclisti (bikers) e la popolazione carceraria.

L’associazione, non lontana nel tempo, al carcere e alla delinquenza, è probabilmente dovuta anche all’opera di Cesare Lombroso. Nel suo saggio del 1876 “L’uomo delinquente”, infatti, teorizza una stretta correlazione tra la devianza e l’usanza del tatuaggio.

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia – Oggi

Il tatuaggio è ormai una moda diffusa in tutto il mondo, anche in Italia. Secondo i dati più recenti, il 20% della popolazione europea ha almeno un tatuaggio, 60 milioni di persone in tutto. In Italia, sono circa 7 milioni, ovvero il 12,8% della popolazione del nostro paese è tatuata.

Questa tendenza è probabilmente riconducibile al ricorso sempre più frequente da parte di influencer e personaggi famosi al tatuaggio.

A fronte di questa crescita esponenziale, è importante ricordare che, per quanto riguarda i tatuaggi nei concorsi militari e di polizia, vigono regolamenti estremamente stringenti.

Se stai pensando di tatuarti e, al contempo, hai già le idee chiare rispetto alla possibilità di candidarti a un concorso militare o di polizia, valuta bene se, cosa e, soprattutto, dove farlo.

Qui di seguito sono riportate regole comuni a tutte le forze armate e forze dell’ordine per quanto riguarda i contenuti vietati sempre, ossia a prescindere dalla zona del corpo in cui sono presenti.

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia – Contenuti Vietati

Secondo le regolamentazioni vigenti in materia di Tatuaggi nei Concorsi Militari e di Polizia, per quanto riguarda il contenutosono sempre assolutamente proibiti i tatuaggi:

  • osceni (contenuti libidinosi offensivi del pudore, la decenza e il decoro comune e che risultano volgari e ripugnanti);
  • con riferimenti sessuali e/o in tal senso discriminatori;
  • a sfondo razzista (offensivi verso altre etnie e/o gruppi socio-culturali);
  • di discriminazione religiosa;
  • siano indice di possibile personalità abnorme (da accertare con visita psichiatrica e con appropriati test psicoattitudinali);
  • infine, che possono portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana e alle Forze Armate o di Polizia (contenuti contro lo Stato, le Istituzioni, la Legge, la Costituzione Italiana, incitanti l’odio, la delinquenza e/o la violenza).

Per quanto riguarda, invece, le zone del corpo proibite / consentite, si rimanda ai successivi paragrafi, con i regolamenti specifici per ogni singola Forza Armata e di Polizia.

Esercito Italiano

Chi ha uno o più tatuaggi e decide di partecipare ai Concorsi dell’Esercito, deve fare riferimento alla Direttiva sulla Regolamentazione dell’applicazione di tatuaggi da parte del personale dell’Esercito del 26 luglio 2012.

Secondo la suddetta regolamentazione, per quanto riguarda il contenuto, si apprende che sono assolutamente proibiti i tatuaggi:

  • osceni (contenuti libidinosi offensivi del pudore, la decenza e il decoro comune e che risultano volgari e ripugnanti);
  • con riferimenti sessuali e/o in tal senso discriminatori;
  • a sfondo razzista (offensivi verso altre etnie e/o gruppi socio-culturali);
  • di discriminazione religiosa;
  • infine, che possono portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana e alle Forze Armate (contenuti contro lo Stato, le Istituzioni, la Legge, la Costituzione Italiana, incitanti l’odio, la delinquenza e/o la violenza).

Per quanto riguarda, invece, la sede del tatuaggio, vi sono importanti novità.

La nuova regolamentazione permette i tatuaggi non deturpanti in tutte le aree del corpo, quindi anche gambe e braccia.

Sono esclusi solo:

  • testa
  • collo
  • viso
  • mani
  • polsi.

Per ulteriori approfondimenti puoi consultare le SLIDES ESERCITO.

Tuttavia, quando si tratta di concorsi pubblici, consigliamo a tutti i candidati di far sempre riferimento allo specifico bando di concorso. Perché si tratta di normative che possono cambiare nel tempo.

Marina Militare

Per quanto riguarda la valutazione dei tatuaggi nei Concorsi indetti dalla Marina Militare, si può fare riferimento sia ad una qualsiasi procedura di reclutamento, sia allo specifico bando di concorso per il quale si sta candidando. Questa seconda opzione è sempre da preferire, perché la normativa potrebbe sempre evolvere nel tempo.

Ciò chiarito, secondo la normativa attuale, per quanto riguarda la Marina Militare: “in sede di visita medica generale la Commissione per gli accertamenti psicofisici giudicherà inidoneo il candidato che presenti tatuaggi quando, per la loro sede, siano deturpanti o contrari al decoro dell’uniforme o siano indice di possibile personalità abnorme (da accertare con visita psichiatrica e con appropriati test psicodiagnostici)”.

Per quanto concerne, invece, la sede del tatuaggio, sono vietati i tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti in parti visibili del corpo con l’uniforme estiva, ovvero su:

  • viso
  • testa
  • collo
  • mani
  • braccia

Aeronautica Militare

Per quanto attiene ai concorsi dell’Aeronautica Militare, occorre riferirsi alle Procedure tecniche sulle modalità di valutazione dei tatuaggi per l’idoneità al servizio militare nei concorsi in Aeronautica Militare.

Come si evince dalla sopra citata normativa, per quanto riguarda l’Aeronautica Militare: “in sede di visita medica generale la commissione giudicherà altresì inidoneo il candidato che presenti tatuaggi e altre permanenti alterazioni volontarie dell’aspetto fisico non conseguenti a interventi di natura comunque sanitaria, se lesivi del decoro dell’uniforme o della dignità della condizione del militare di cui al regolamento e alle eventuali discendenti norme tecniche“.

Dunque, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, sono proibiti i tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti in parti visibili del corpo con l’uniforme estiva, ovvero su:

  • viso
  • testa
  • collo
  • mani
  • braccia
  • gambe (a partire dal ginocchio fino alla caviglia e, per i candidati di sesso femminile, anche il collo del piede).
Per una maggiore immediatezza visiva ti rimandiamo all'ultima pagina della direttiva di cui sopra (scorri fino all'Allegato).

Carabinieri

Per quanto riguarda, invece, i Concorsi Pubblici banditi dall’Arma dei Carabinieri, bisogna basarsi sui Criteri per la valutazione dei tatuaggi, pubblicati tra gli avvisi dello specifico concorso a cui si sta partecipando.

In particolare, come si apprende dai bandi di concorso più recenti: “Saranno, altresì, giudicati inidonei i candidati che presentino tatuaggi o altre permanenti alterazioni volontarie dell’aspetto fisico non conseguenti a interventi di natura comunque sanitaria, se gli stessi risultano lesivi del decoro dell’uniforme o della dignità della condizione di militare. “.

Inoltre, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, sono vietati i tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti in parti visibili del corpo con l’uniforme estiva, ovvero su:

  • viso;
  • testa;
  • collo (fino alla circonferenza delimitata, anteriormente, dal centro dello sterno e, posteriormente, dall’apofisi spinosa della 7^ vertebra cervicale cd “prominente”);
  • sui due terzi distali delle braccia (al di sotto della circonferenza all’altezza dell’inserzione del deltoide sull’omero);
  • sugli avambracci;
  • sulle mani;
  • sulle gambe (al di sotto della rotula, anteriormente, e della cavità poplitea, posteriormente e al di sopra dei malleoli);
  • infine, visibili con ogni tipo di uniforme.

Guardia di Finanza

Se hai un tatuaggio e stai pensando di candidarti nella Guardia di Finanza, devi fare innanzitutto riferimento alle specifiche procedure per lo svolgimento degli accertamenti psicofisici del concorso desiderato.

Come si apprende dai bandi di concorso più recenti, per quanto riguarda la Guardia di Finanza: “In tema di: […] tatuaggi o di altre permanenti alterazioni volontarie dell’aspetto fisico […] saranno esclusi i concorrenti che presentano tali tatuaggi/alterazioni permanenti:

  • visibili con qualsiasi uniforme in uso;
  • anche se non visibili con le uniformi in uso, se per dimensioni, contenuto o natura siano deturpanti o contrari al decoro dell’uniforme o di discredito delle Istituzioni o indice di personalità abnorme (in tal caso da accertare con visita psichiatrica e appropriati test psicodiagnostici)“.

Nello specifico, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, sono vietati i tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti sulle seguenti zone del corpo:

  • viso;
  • testa;
  • collo (fino alla circonferenza delimitata, anteriormente, dal centro dello sterno e, posteriormente, dall’apofisi spinosa della 7ª vertebra cervicale cd. «prominente»);
  • sui due terzi distali delle braccia (al di sotto della circonferenza all’altezza dell’inserzione del deltoide sull’omero);
  • avambracci;
  • mani;
  • gambe (al di sotto della rotula, anteriormente, e della cavità poplitea, posteriormente; al di sopra dei malleoli; per i candidati di sesso femminile si includono caviglie e collo del piede);
Per immediatezza visiva si rimanda alle foto contenute nei relativi criteri di valutazione.

Polizia di Stato

Come si apprende dai bandi di concorso più recenti, per quanto riguarda la Polizia di Stato: “Per la valutazione dei tatuaggi, la Commissione medica, ove ritenuto necessario, potrà fare indossare al candidato i capi di vestiario previsti dalle uniformi, inclusa la maglietta a maniche corte tipo “polo”, di taglia adeguata. I tatuaggi non coperti dai capi di vestiario dell’uniforme, compresi quelli degli arti superiori, qualora non coperti dalla maglietta a manica corta, costituiranno causa di non idoneità. Inoltre, i tatuaggi che, seppure coperti dai capi di vestiario previsti dalle uniformi, siano, per loro sede e natura, deturpanti o siano, per il loro contenuto, indice di personalità abnorme costituiranno anch’essi causa di non idoneità. Infine, la Commissione medica acquisirà, all’atto della visita, documentazione fotografica dei tatuaggi che potrebbero comportare l’esclusione del candidato, secondo i criteri sopra indicati“.

Cliccando il link che segue, troverai tutte le Divise della Polizia di Stato (inclusa la "polo" estiva a pag. 25 del documento).

Ciò vuol dire che, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, sono proibiti i tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti in parti visibili del corpo con l’uniforme estiva, ovvero su:

  • viso;
  • testa;
  • collo;
  • braccia;
  • gambe, caviglie e collo del piede (solo per il personale femminile);
  • mani.

Da tutto ciò si desume, per esclusione, che i tatuaggi sulle gambe, se non troppo estesi e/o segno di “personalità abnorme”, sono consentiti per il personale maschile, mentre restano non consentiti per il personale femminile. La divisa ordinaria femminile (vai a pag. 14 del documento di cui sopra “Divise della Polizia di Stato”), infatti, prevede gonna e décolleté.

Polizia Penitenziaria

Con riferimento alla Polizia Penitenziaria, bisogna seguire le indicazioni di cui all’art. 123 del decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443 e successive modifiche e integrazioni.

Al momento attuale, come si apprende dai bandi di concorso più recenti, e in accordo al Decreto di cui sopra: “Costituiscono causa di non idoneità per l’assunzione nella Polizia Penitenziaria, le imperfezioni e le infermità [..], fra cui le alterazioni volontarie dell’aspetto esteriore dei candidati, quali tatuaggi e altre alterazioni permanenti dell’aspetto fisico ma non conseguenti a interventi di natura comunque sanitaria, se visibili, in tutto o in parte, con l’uniforme indossata o se, avuto riguardo alla loro sede, estensione, natura o contenuto, risultano deturpanti o indice di alterazioni psicologiche, ovvero comunque non conformi al decoro della funzione degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.

Cliccando il link che segue, troverai la divisa estiva della Polizia Penitenziaria. In questo modo potrai vedere direttamente quali sono le parti del corpo "scoperte" e, pertanto, vietate.

Dalla grafica di cui sopra, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, similmente alla Polizia di Stato, possiamo considerare sempre vietati i tatuaggi che, a prescindere dal contenuto, sono presenti su:

  • viso;
  • testa;
  • collo;
  • braccia;
  • mani.

Pertanto, i tatuaggi sulle gambe per la Polizia Penitenziaria, se non troppo estesi e/o segno di “personalità abnorme”, sono consentiti.

Vigili del Fuoco

Chi ha uno o più tatuaggi e decide di partecipare ai Concorsi Pubblici indetti dai Vigili del Fuoco, deve fare riferimento ai requisiti di idoneità fisica, psichica e attitudinale di cui al Decreto del Ministro dell’Interno 4 novembre 2019, n. 166 e, in particolare, all’art. 2 del Decreto 3 maggio 1993, n. 228.

In breve: sono motivo di non idoneità: “i tatuaggi che, per la  loro  sede  e  visibilità’, siano deturpanti”.

Non avendo a disposizione ulteriori e più dettagliate informazioni, come per esempio accade per le altre forze armate e di polizia, molte delle quali, giustamente, si spingono addirittura alla dimostrazione fotografica delle aree del corpo “proibite”, nel caso dei Vigili del Fuoco possiamo solo basarci sull’interpretazione della normativa, eventuali esempi “concreti” (personale già in servizio) e, ovviamente, sul sempreverde buonsenso.

Quindi, per quanto riguarda la sede del tatuaggio, ipotizziamo il divieto di tatuaggi, a prescindere dal contenuto, presenti sulle seguenti zone del corpo:

  • testa;
  • viso;
  • collo;
  • mani;

Considerando, infatti, che anche d’estate, in caso di intervento, si utilizza la divisa ignifuga con giacca e pantaloni lunghi, ecco che eventuali tatuaggi anche in zone generalmente vietate (avambracci e gambe), non dovrebbero destare particolari problemi ai candidati. Fatto salvo tatuaggi vietati e, supponiamo, troppo estesi.

Polizia Locale

In conclusione, vediamo cosa dice la normativa in materia di tatuaggi per quanto riguarda i concorsi di Polizia Locale o Municipale.

Purtroppo, quando si parla di concorsi nella Polizia Locale, trattandosi di concorsi comunali e/o di enti territoriali, insomma non di competenza nazionale, i requisiti possono variare notevolmente tra i vari comuni e sono piuttosto frammentati e discordanti.

Infatti, spulciando diversi bandi di concorso, abbiamo trovato comuni che non ne fanno alcuna menzione e quindi sembrerebbero consentiti in ogni zona del corpo. Altri comuni, invece, stanno adottando la stessa normativa della Polizia di Stato.

Dunque, l’unica soluzione per stare tranquilli è leggere scrupolosamente il bando di interesse e cercare eventuali riferimenti ai tatuaggi.

Naturalmente, al di là di un espresso divieto o meno, facciamo appello al buonsenso. E’, infatti, scontato affermare che anche se non espressamente vietato dal bando di riferimento, un tatuaggio estremamente esteso e/o discriminatorio e/o segno di personalità abnorme, sarà quasi certamente causa di non idoneità alle visite mediche di incorporamento (previste, tra le altre ragioni, per il rilascio del porto d’armi).

Tatuaggi Concorsi Militari e Polizia – Indicazioni Utili

Se a fronte di questa guida completa sui Tatuaggi nei Concorsi Militari e di Polizia hai ancora dei dubbi sul significato del tuo tatuaggio o sulla zona del corpo (perché al “limite” delle parti consentite), restano solo due strade da intraprendere:

  • Candidarti e ricevere una valutazione direttamente dalla Commissione Medica preposta agli accertamenti dell’idoneità psicofisica;
  • Oppure, valutare preventivamente la possibilità di rimozione laser o chirurgica. Ma attenzione: rivolgiti ad uno specialista qualificato! Infatti, se dovessi riportare esiti cicatriziali deturpanti l’aspetto esteriore, potrebbero comunque costituire comunque causa di esclusione!
Infine, per rispondere all'ultima domanda di questo articolo, se dovessi optare per la rimozione ti suggeriamo di completarla prima degli accertamenti psicofisici. E' vero che in alcuni casi la Commissione Medica può adottare un certo grado di discrezionalità nel giudizio, per esempio accordando un differimento ai candidati, così da rivalutarli al termine della rimozione completa. Ma, detto francamente, non crediamo sia molto saggio aggiungere una simile incertezza alle già innumerevoli incognite di un concorso pubblico!

Preparazione Psicoattitudinale con Invictus Concorsi

Se questo articolo ti ha “salvato” dal tatuarti e/o di farlo in una zona “proibita”, oppure hai già proceduto alla rimozione completa del o dei tatuaggi e stai pensando di candidarti per uno dei tanti concorsi militari e di polizia, contattami.

Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.

Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.

Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).

Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.

Successivamente, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e, se necessario, migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.

Inoltre, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti ufficiali.

Infine, qualora avessi bisogno di una preparazione a 360 gradi, trovi ulteriori risorse utili anche per la Preparazione Quiz e per la Preparazione Prove Fisiche.

Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.

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