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Concorso VFI VFP1: Caratteristiche Psicoattitudinali

Concorso VFI e VFP1: Caratteristiche Psicoattitudinali

Concorso VFI e VFP1: Caratteristiche Psicoattitudinali. Indicazioni Psicoattitudinali utili per aspiranti Volontari/e in Ferma Prefissata Annuale (VFP1) di Esercito, Marina e Aeronautica Militare. Con un ex Ufficiale Psicologo addetto alla Selezione Psicoattitudinale Militare.

Concorso VFI e VFP1: Caratteristiche Psicoattitudinali e Requisiti

Il concorso per Volontari in ferma prefissata annuale (VFP1), dal 2023 Volontari in Ferma Iniziale (VFI), è il primo gradino della scala gerarchica militare. Quello che in ambito civile viene chiamato entry-level, ovvero la prima porta di accesso per intraprendere un percorso professionale militare.

I requisiti principali di accesso sono l’età compresa tra i 18 e i 24 anni (non compiuti), il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media) e, ovviamente, una condotta incensurabile.

Poste L’ABC della Selezione Psicoattitudinale, che ti invito caldamente a leggere prima di proseguire, e una solida preparazione atletica, vorrei darti altre indicazioni preziose per orientarti nella tua scelta, basandomi sulla mia pregressa esperienza in qualità di Ufficiale psicologo selettore dell’Esercito.

Potrebbe interessarti, al fine di costruire una motivazione efficace della tua candidatura, Perché vuoi diventare Militare?

Caratteristiche Psicoattitudinali di “base”

Molti pensano che, a livello psico-attitudinale, il profilo richiesto dalle Forze Armate sia meno “sofisticato” e richiedente rispetto ai concorsi per i gradi superiori (Ufficiali e Marescialli); in realtà non è tanto una questione di “quantità”, cioè di quanto una determinata caratteristica sia sviluppata, bensì di qualità.

Ovvero, poste alcune caratteristiche psicologiche di base, le differenze rispetto alle posizioni più elevate gerarchicamente sono per lo più attitudinali.

Quindi, un requisito di base su cui non vi sono differenze di sorta riguarda certamente la componente “psico-” (psicologica), ovvero dovrai esprimere una personalità complessivamente armonica e integrata.

Mentre, ripeto, è soprattutto a livello attitudinale che si attendono caratteristiche diverse rispetto ai ruoli apicali.

Concorso VFI e VFP1: Attitudine gregaria

Il primo punto di diversità riguarda l’attitudine alla leadership e al Comando.

E’ ovvio che da un/a candidato/a VFI ci si attenda una maggiore attitudine “gregaria” piuttosto che di leadership e di comando. Non che una persona dotata di carisma e ambizioni venga penalizzata. Tuttavia, queste eventuali caratteristiche attitudinali non devono ostacolare la capacità di integrazione gerarchica, di servizio e di vita comune.

La vita del VFP1, qui, nella libertà dai vincoli istituzionali, posso dirlo senza troppi fronzoli comunicativi: è alquanto umile e monotona.

Non riceverai quasi mai mansioni di elevate responsabilità.

Più spesso ti aspetteranno servizi “a bassa intensità” (guardie e logistica su tutte), ma non per questo meno importanti di altri.

Concorso VFI e VFP1: Attitudine al Servizio

Anzi, proprio per questo motivo, a mio avviso, l’attitudine al servizio si esprime ancora più fortemente di altri ruoli e posizioni gerarchiche, che sono, a differenza dei VFP1, più facilitate dalle numerose e variegate specializzazioni perseguibili.

Pertanto ti consiglio vivamente di chiederti, onestamente, se riuscirai a dare un senso personale più importante dell’effettiva mansione svolta, foss’anche spazzare il cortile di una caserma.

Se sei, insomma, una persona che già solo per il fatto di sentirsi parte di un “tutto” riesce a trarre soddisfazione personale, ottimo.

Altrimenti, la noia e l’insofferenza potrebbero intaccare la tua già precaria motivazione.

Del resto, se ci pensi, l’impegno “a tempo determinato” di un anno potrebbe costituire anche un ottimo modo per rompere il ghiaccio con la Vita Militare, per capire se può fare al caso tuo, ovvero se confermarla, se migrare verso un’altra Forza Armata o di Polizia, o se semplicemente ritornare alla vita civile.

Inoltre, un altro aspetto che ti invito a prendere in considerazione riguarda i vari accordi interministeriali stipulati dal Ministero della Difesa, per cui anche da congedato/a (ovviamente senza demerito) avresti posti riservati per concorsi in altre amministrazioni e aziende.

Concorso VFI e VFP1: Affidabilità

Per ritornare alle caratteristiche psicoattitudinali, un’ultima, e non certo per importanza, caratteristica attitudinale ha a che fare con l’affidabilità.

Se c’è una caratteristica che forse più di altre è richiesta ad un VFI è l’essere affidabile, ossia una persona responsabile e con un elevato senso del dovere.

Affidabilità che non può, ovviamente, essere espressa soltanto a parole.

Occorrono fatti, evidenti e tangibili, a supporto delle tue eventuali affermazioni durante il colloquio psicoattitudinale VFI.

Quindi, oltre al percorso scolastico, sarà necessario dimostrare un certo dinamismo lavorativo o comunque relativo ad interessi personali.

Situazioni, insomma, attraverso le quali farsi “testimoni” di quanto asserito e non semplici narratori/trici!

Se vuoi approfondire ulteriormente l'argomento, visita Principali Sfide della Vita Militare e di Polizia.

In conclusione…

Se al riguardo nutri ancora dei dubbi rispetto agli accertamenti attitudinali VFI o, al contrario, vuoi semplicemente consolidare la tua fiducia personale, contattami.

Grazie alla mia passata esperienza nelle selezioni militari in qualità di Ufficiale psicologo, posso aiutarti ad orientarti verso la scelta più consona ai tuoi desideri e alle tue inclinazioni psicoattitudinali, nonché fornirti, in soli due appuntamenti (Test Psicoattitudinali VFI + Colloquio Psicoattitudinale), il tuo grado di prontezza psicoattitudinale per il Concorso VFI e VFP1.

Inoltre, al termine della consulenza, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande e dubbi successivi) fino al giorno dei tuoi accertamenti attitudinali.

Buon Concorso!

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