Accertamenti Attitudinali Concorsi Interni Militari e Polizia. Guida e Preparazione Psicoattitudinale con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e fondatore di Invictus Concorsi.
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Accertamenti Attitudinali Concorsi Interni – Introduzione
Ogni anno Forze Armate e Forze dell’Ordine pubblicano svariati bandi di concorso interni riservati al personale già in servizio.
Si tratta di uno dei vantaggi della vita militare e di polizia, ossia quello dell’elevazione gerarchico – funzionale. Ogni militare delle Forze Armate e di Polizia che lo desideri, infatti, nel corso della propria carriera, ha a disposizione diverse possibilità di accrescere le proprie competenze, responsabilità e, perché no, il proprio stipendio!
Benché la competizione per questi posti sia minore rispetto ai concorsi pubblici aperti a tutti, civili e militari, resta comunque abbastanza elevata.
Dunque, anche per i concorsi interni militari e di polizia, vige la regola sempreverde di prepararsi bene e con largo anticipo!
Per quanto riguarda, invece, il principale contributo di questo articolo, ovvero gli accertamenti attitudinali, illustreremo alcune riflessioni e risorse utili per una preparazione adeguata.
Accertamenti Attitudinali Concorsi Interni – “Un piede già nella porta”
Tra le prove concorsuali, in genere, troviamo:
- Quiz
- Visite Mediche
- Accertamenti Attitudinali
- Orale
Tutto dipende poi dallo specifico concorso e relativo bando, a cui bisogna fare sempre riferimento.
Come per i concorsi pubblici, il momento maggiormente selettivo è rappresentato dai quiz di preselezione e dagli orali (ove previsti). Spesso è proprio qui che si gioca l’intero concorso e si evince la reale motivazione dei partecipanti.
A volte, infatti, il fatto di essere già in servizio permamente può giocare brutti scherzi. Ossia, indurre a non mettere in campo tutta la motivazione necessaria per vincere.
Ma, come succede spesso nella vita, c’è anche chi, nonostante si senta già al sicuro da un punto di vista lavorativo, è capace di mettere in campo la stessa fame dei primi concorsi, e vince.
A tal proposito, si possono consultare in questa pagina tutti i corsi di preparazione quiz.
Ad ogni modo, per gli altri step concorsuali, ossia visite mediche e accertamenti attitudinali, sicuramente possiamo affermare che la selezione è molto meno serrata rispetto ai concorsi pubblici.
Quando io selettore mi ritrovo davanti un militare o agente già in servizio, magari da svariati anni, posso dare per assodata già una cosa molto importante.
Ovvero, l’idoneità psicofisica al servizio. Spesso, infatti, si arriva con la documentazione sanitaria compilata dai dirigenti del servizio sanitario di reparto. Quindi, quel primo quesito preliminare, ossia “il candidato presenta una struttura di personalità consona al ruolo?”, è già implicitamente espressa dal fatto di essere in servizio attivo.
Resta, dunque, almeno per quanto riguarda gli accertamenti attitudinali, da rispondere soltanto ad un unico quesito selettivo, che è il seguente:
Posta l’idoneità psicofisica, il militare / agente sottoposto ad accertamento, presenta anche le attitudini richieste per il ruolo per cui concorre?
Accertamenti Attitudinali Concorsi Interni – “Attenzione all’altro piede”
La risposta a questo secondo quesito potrebbe essere non così scontata come molti pensano. Alcuni militari e agenti già in servizio, infatti, potrebbero pensare di aver maturato una sorta di “diritto” sul campo all’elevazione gerarchica. Se sono stato un bravo militare o agente, perché non dovrei essere anche un bravo comandante? Che sia Maresciallo, Ispettore, Ufficiale o Commissario.
Ebbene, certamente il fatto di prestare già servizio da più o meno anni, costituisce un background di un certo peso attitudinale, rispetto al personale civile dei concorsi pubblici che, al contrario, non ha maturato alcuna esperienza operativa.
Molto spesso, e non a torto, si ritiene che, una volta che si è operato “sul terreno” per un certo periodo di tempo, quando si va a ricoprire una posizione di comando, questo bagaglio di esperienza aiuterà ad avere una visione più attenta, per esempio, alle esigenze tattiche, operative e anche emotive del personale posto alle proprie dipendenze.
Considerazione che ci sentiamo di sottoscrivere in pieno.
Tuttavia, si vogliono sottolineare almeno due aspetti, cui sarebbe bene prestare la dovuta attenzione e riflessione.
Leadership
Il primo aspetto riguarda il profilo psicoattitudinale richiesto per ciascuno ruolo. Se fosse lo stesso, non esisterebbero diverse classi di concorso e diversi ruoli. Invece, non è così. Un conto è esprimere un elevato livello di competenza operativa sul terreno. Un conto leggermente diverso è essere capaci di esprimere quelle doti di leadership e di comando richieste a Marescialli / Ispettori e Ufficiali / Commissari.
Il suggerimento che qui si vuole portare all’attenzione è di evitare generalizzazioni, eccessiva confidence, nonché di sottovalutare un aspetto importante. Ovvero, di aver sì operato sul terreno, ma a partire da una visione parziale. La visione tattica è una cosa, quella strategica è un’altra.
Detto altrimenti: la corrispondenza tra le esperienze passate e le competenze future, non è affatto scontata.
Dunque, come correre ai ripari? Come dimostrare ai Selettori di aver maturato le giuste doti di leadership per quel ruolo?
In breve, occorre arrivare agli accertamenti attitudinali con un interesse autentico di coordinamento del personale. Interesse che può essere testimoniato da frangenti in cui si è coordinato altro personale. Oppure, facendo capire, con esempi concreti, che non si è vissuto il ruolo di partenza “a testa bassa”, curandosi solo della propria sfera di competenza. Ma che già in servizio, si prestava attenzione e ammirazione rispetto ai propri superiori e al loro operato. Che ci si curava di comprendere dinamiche e implicazioni che andavano anche al di là del proprio ruolo di appartenenza. Che si conoscono tutte le implicazioni professionali più importanti relative al ruolo desiderato.
Ivi incluse le eventuali implicazioni familiari legate al possibile trasferimento conseguente al transito in un ruolo gerarchico sovradeterminato.
In definitiva, bisogna arrivare agli accertamenti attitudinali dei concorsi interni militari e di polizia con una spiccata consapevolezza del ruolo per cui si concorre.
Mindset
Secondo aspetto cui prestare attenzione, questa volta in chiave formativa, è quello che potremmo definire il mindset dell’anziano.
Come in tutte le medaglie, infatti, c’è un’altra faccia da considerare rispetto ai numerosi vantaggi dell’essere già in servizio. Ovvero che, a volte, l’esperienza può giocare brutti scherzi.
A volte, potrebbe maturarsi un tratto, un “vizio” di cui si potrebbe far fatica a liberarsene.
Potrebbe essere, per utilizzare una metafora artistica, un pò come voler correggere un vizio di esecuzione ad un pugile o un batterista esperto.
Non è raro, pertanto, ritenere tra gli addetti al settore addestrativo che, a volte, risulta molto più facile addestrare al comando un civile “acerbo”, piuttosto che un militare o agente già in servizio da svariato tempo. Proprio per una sorta di ritrosia e rivedere le proprie idee, prassi e convinzioni.
Tutte queste riflessioni, ovviamente, non sono qui riportate per fare terrorismo psicoattitudinale. Attenzione. L’unico intento di questo articolo è di avvertire militari e agenti già in servizio, di arrivare agli accertamenti attitudinali dei concorsi interni con la dovuta umiltà. Nonché una sincera motivazione a mettersi nuovamente in discussione.
Perché per un certo periodo di tempo, sarete di nuovo “allievi”. Dunque, prima di inviare la domanda di partecipazione, riflettete attentamente sulla vostra reale predisposizione allo studio e al cambiamento.
Preparazione Psicoattitudinale Concorsi Interni Militari e di Polizia
Posta la tua esperienza pregressa e la volontà di metterti nuovamente in discussione, se desideri affrontare gli Accertamenti Attitudinali previsti dai Concorsi Interni Militari e di Polizia con maggiore consapevolezza e tranquillità, contattami.
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, pertanto, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.