Test Psicoattitudinali Concorso Ufficiali Carabinieri: Preparazione Psicoattitudinale con il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare dell’Esercito e fondatore di Invictus Concorsi.
Se stai partecipando al tuo primo concorso per allievi Ufficiali dei Carabinieri, leggi questa Guida Concorsi Militari e Polizia.
Se, invece, sei alla ricerca di un corso di preparazione per i quiz, le prove scritte e orali, visita Corso Preparazione Concorso Ufficiali Carabinieri.
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Introduzione
Al motto “Nei secoli fedele”, la “Benemerita”, costituita il 13 luglio 1814, svolge con rigore e dedizione i compiti istituzionali di Forza di Polizia (giudiziaria, investigativa, protezione civile, ordine pubblico, stradale, amministrativa, frontiera, gendarmeria, pubblica sicurezza, inclusa la tutela dell’ambiente ad opera del Corpo Forestale dello Stato) e Forza Armata (partecipazione alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e della sicurezza internazionale; vigilanza e sicurezza di tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero; polizia militare).
Il ruolo degli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri è sicuramente il ruolo più importante a cui si possa ambire, essendo destinato ai ruoli Direttivi e Dirigenziali di Forza Armata.
Per approfondimenti specifici si rimanda all’articolo Arma dei Carabinieri: Arruolamento e Concorsi.
Ad ogni modo, qualunque sia la categoria ambita, una cosa importante da fare prima di valutare la tua possibilità di candidarti è quella di riflettere in modo estremamente maturo e ponderato la tua decisione.
Essere Ufficiali dei Carabinieri, infatti, sicuramente presenta innumerevoli attrattive (stipendio, prestigio, potere, sicurezza lavorativa, ecc.). Tuttavia, come sempre quando si tratta di ruoli di alto profilo, comporta anche innegabili sfide e sacrifici (elevate responsabilità, delicatezza del compito, gestione del personale, elevati standard professionali, frequenti trasferimenti, reperibilità costante e così via).
Dunque, è fondamentale avvicinarsi a questo ruolo se e solo se si è davvero convinti della decisione.
Scopri di più Concorso Accademia Militare: Caratteristiche Psicoattitudinali.
Ovviamente, la decisione convinta e ragionata da sola non basta. Questo è da intendere solo come un preludio alle numerose e stringenti prove selettive da affrontare, soprattutto per quanto riguarda gli Accertamenti Attitudinali (Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri + Colloqui Psicoattitudinali).
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Aree di Valutazione
I selettori dell’Arma dei Carabinieri (Ufficiale Psichiatra, Ufficiale Psicologo e Perito Selettore), prima di somministrare i Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri, individuano e definiscono le relative aree di valutazione.
Questa definizione preliminare risulta imprescindibile perché altrimenti non potrebbero basarsi su delle linee guida in grado di orientare le loro operazioni di valutazione. Inoltre, attraverso l’adozione di criteri trasparenti, oggettivi e condivisi, assolutamente doverosi quando si tratta di concorsi pubblici, si riducono le possibilità di valutare sulla base di errori e pregiudizi.
Ma come deve essere un allievo Ufficiale dei Carabinieri?
- Innanzitutto, deve esprimere una personalità matura, armonica e integrata (idoneità psicofisica) intesa quale espressione di sicurezza di sé, senso di responsabilità, buonsenso, rettitudine, iniziativa, riservatezza e capacità di osservazione;
- In secondo luogo, deve possedere un bagaglio cognitivo ricco e diversificato che consenta di cogliere e interpretare situazioni sociali complesse, con rapidità e spirito critico. Inoltre, bisogna palesare un pensiero fluido e ben articolato a livello scritto e orale;
- Poi, deve esprimere un livello di efficienza intellettiva adeguato al ruolo (capacità di ragionamento logico; capacità di apprendimento; pro-positività; autonomia decisionale; capacità mnemoniche adeguate);
- Naturalmente, deve dimostrare uno spiccato autocontrollo emotivo, un tono dell’umore equilibrato, obiettività e capacità di sublimazione dell’aggressività;
- Fondamentali, inoltre, le capacità relazionali, intese come adattabilità, leadership, capacità di coordinamento e di indirizzo organizzativo. Infine, portamento, tratto e aspetto esteriore complessivo aderente al ruolo di Ufficiale;
- Infine, per quanto riguarda l’area attitudinale, si riferisce ad un’adeguata consapevolezza del ruolo da svolgere e del contesto sociale ed organizzativo di riferimento. Inoltre, riguarda l’adeguatezza motivazionale e l’aderenza dei valori personali con quelli istituzionali.
Per tutte le aree di cui sopra, si considera un certo margine di sviluppo. Ciò significa che si ammette un certo margine di migliorabilità in relazione al profilo psicoattitudinale atteso, ovvero ideale.
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Tipologie
Una volta definite le aree valutative, i selettori passano alla definizione dei Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri ritenuti più validi per individuare le caratteristiche attese.
I Test Psicoattitudinali possono essere suddivisi a loro volta in due macro-categorie:
- Test di Personalità;
- Test Attitudinali.
I test di personalità valutano la personalità nel suo insieme oppure si focalizzano su alcune componenti costitutive. Questi test consentono l’acquisizione di un profilo descrittivo di personalità. Infatti, nelle relative istruzioni, troviamo sempre una dicitura del tipo: “non esistono risposte giuste o sbagliate”. Questo perché la personalità è un concetto troppo complesso e multi – determinato da poter essere ridotto ad una semplice questione numerica (anche quando previsti punteggi) e deterministica.
I test attitudinali, invece, sono tendenzialmente di natura quantitativa, numerica. Ossia, rilevano quanto una specifica attitudine o capacità è espressa dal candidato. In questo caso, dunque, esistono risposte giuste e risposte sbagliate. Tutto questo è possibile perché una certa attitudine, a differenza del concetto di personalità, è un costrutto più semplice da operazionalizzare e, quindi, più facilmente riconducibile ad una tipica performance.
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Personalità
La Personalità possiamo concepirla come l’insieme delle nostre modalità consuete di pensare, sentire (a livello emotivo) e agire nelle varie situazioni di vita.
Si tratta di un’organizzazione fondamentalmente stabile e abbastanza prevedibile, benché risulti in una certa misura modificabile nel tempo e nelle situazioni.
Anche i Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri che valutano la Personalità dei candidati Ufficiali possono essere suddivisi in ulteriori due categorie:
- Test Obiettivi di Personalità;
- Test Proiettivi di Personalità.
Test Obiettivi
I test obiettivi di personalità presentano stimoli (domande/affermazioni) e risposte predefinite. Si tratta per lo più di inventari o questionari (vero/falso) e scale (grado di accordo/disaccordo). Questa caratteristica strutturale consente numerosi vantaggi in ambito concorsuale, soprattutto quando si tratta di concorsi pubblici di ampie dimensioni. Infatti, consentono la somministrazione collettiva e la definizione del profilo (scoring) è quasi sempre automatizzata, riducendo, così, drasticamente i tempi di somministrazione e di interpretazione. Inoltre, consentono l’ottenimento di punteggi “oggettivi”, cioè numerici, quindi difficilmente sindacabili.
A questi innegabili vantaggi, tuttavia, si paga il potenziale svantaggio relativo ad una certa superficialità dei risultati ottenuti. Vale a dire, proprio alla luce della rigidità strutturale dei test obiettivi, si verifica una perdita di sensibilità psicodiagnostica. Fortunatamente, questo limite è in buona parte compensato grazie ai successivi colloqui psicoattitudinali che arricchiscono le informazioni dei test con il qui e ora della relazione candidato-selettore.
Tra i test obiettivi più diffusi possiamo trovare: MMPI-2 (test minnesota), BFQ-2 (Big-Five), BFA, NEO-PI-3, 16PF-5, EQ-i, SCID I e II e altri.
Test Proiettivi
I test proiettivi, a differenza degli obiettivi, basano la loro ratio psicodiagnostica sulla somministrazione di stimoli (disegni, figure, situazioni) scarsamente definiti e, spesso, non ancorabili al senso o alle situazioni di vita comune. Il candidato è, dunque, più libero di interpretare e di “proiettare” preziose informazioni psichiche. Proiezione che può avvenire nel momento in cui deve interpretare una certa figura (“cosa vedi”), oppure nel produrre un disegno o, ancora, nel completare uno stimolo scarsamente definito o incompleto (frase o disegno incompleto).
Grazie a questa maggiore libertà espressiva accordata ai candidati, spesso, si ottengono risultati più veritieri e accurati dei test obiettivi.
Tuttavia, bisogna aggiungere che, a parte alcuni test proiettivi (Figura Umana, Albero, Casa, Famiglia, Wartegg, Z-Test, P.F.S. e completamento di frasi), risultano alquanto in contrasto con le tipiche esigenze di un concorso pubblico di grandi dimensioni (economicità, velocità, oggettività).
La somministrazione dei test proiettivi è, infatti, spesso individuale (o comunque ne prevede una fase), alquanto complessa e, in definitiva, richiede più tempo rispetto ai test obiettivi.
Inoltre, l’interpretazione delle “proiezioni” può essere più soggetta a dubbi e controversie, anche tra gli addetti alla selezione.
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Attitudine
Per attitudine (dal latino aptitudo -ĭnis, da aptus “adatto“) s’intende una propensione o capacità potenziale di porre in essere uno specifico comportamento che può diventare “effettivo” in presenza di una determinata richiesta situazionale (come ad esempio il concorso) e, al contempo, una motivazione interna.
Diverse attitudini di quelle sopra elencate (vds. Par. Aree di Valutazione) risultano alquanto complesse (multi – fattoriali) e, pertanto, difficilmente possono essere ricondotte ad una tipica performance o specifico test.
Per cui, è importante sottolineare come, ancora una volta, sia il colloquio psicoattitudinale il momento più importante e decisivo degli accertamenti attitudinali.
Per approfondimenti leggi il Colloquio Psicoattitudinale Accademia Ufficiali.
Ciò precisato, esistono nel panorama psicodiagnostico diversi test attitudinali che prendono in considerazioni attitudini complesse, come ad esempio la leadership e altre competenze organizzative (ALQ-2, TOM, OPQ, WOMI e altri). Così come sono disponibili preziose attività di gruppo (assessment center), che consentono di osservare “dal vivo”, ovvero in gruppo, l’adozione o meno di certi comportamenti attesi (assertività, abilità comunicative, leadership, ecc.).
Per quanto riguarda, invece, attitudini più specifiche e circoscritte, come ad esempio le capacità di ragionamento e logica, è possibile rifarsi a diversi test in grado di valutare con un buon grado di accuratezza la loro espressione.
Tra i test di ragionamento più attendibili abbiamo il GAT-2 e il DAT-5.
Entrambi, inoltre, consentono la valutazione di cinque forme logiche o di ragionamento: astratto, verbale, matematico, spaziale e meccanico.
Altri test attitudinali potrebbero riguardare:
- attenzione e concentrazione;
- memoria (a breve termine);
- velocità di risposta (riflessi);
- coordinamento senso-percettivo.
Discorso diverso per quanto riguarda il questionario informativo autobiografico. Pur rientrando nella batteria di Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri, in realtà, è da considerare come una sorta di curriculum vitae. Si tratta di una serie di domande aperte e chiuse sui vari ambiti di vita: studio, lavoro, famiglia, interessi, relazioni, sport, valori e motivazioni.
Per approfondimenti leggi Questionario Informativo e Accertamenti Attitudinali.
Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri – Istruzioni per l’uso
Ad ogni convocazione per gli accertamenti attitudinali partono tantissime richieste di informazioni riguardanti i Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri.
Un’occasione per me, oltre che proporre i servizi di valutazione e preparazione psicoattitudinale, per fare cultura psicologica.
Infatti, domande come: Quali sono i test? Come posso avere i test in pdf online gratis? In che modo bisogna rispondere ai test? E’ possibile “allenarsi” con i test?, celano a mio avviso una credenza di fondo erronea.
L’idea di fondo, infatti, è: “più studio i test, più aumento le mie chance di superare gli accertamenti attitudinali”.
In realtà, porsi questo obiettivo di “studiare” i test, benché per certi versi comprensibile, quale tentativo di colmare l’incertezza oppure di dissipare i tanti timori e i pregiudizi legati alla figura dello psicologo militare, è inutile e controproducente.
I test psicoattitudinali non devi affatto approcciarli con la mentalità da quiz.
Non esistono, infatti, risposte giuste in astratto, cioè a prescindere dalla Persona che risponde.
La vera domanda, dunque, più che centrarsi sul “cosa posso rispondere?”, dovrebbe diventare “come posso essere?”.
Di fatti, ciò che i selettori militari valutano, non è (sol-)tanto il contenuto delle tue risposte, ma anche e soprattutto il rapporto che intrattieni con le tue risposte. Ovvero, “come” rispondi.
Quando la preparazione diventa controproducente
Se stai, dunque, per scegliere un corso di Preparazione Psicoattitudinale per Concorsi Militari e di Polizia con l’idea che un addestramento costante sui Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri possa accrescere le tue possibilità di rispondere in modo “giusto”, ti consiglio di risparmiare tempo e denaro.
Intendere la preparazione psicoattitudinale in questi termini, infatti, oltre a violare i diritti di utilizzo dei test e il Codice Deontologico degli Psicologi (evenienza che interessa soprattutto il professionista che propone un metodo simile) può risultare potenzialmente controproducente:
- conoscere e studiare in anticipo le domande dei test e del colloquio non ti dice nulla su come saranno valutate le tue risposte a quelle domande, vero focus valutativo dei selettori;
- se dovessi esprimere dei limiti (criticità) psicoattitudinali, con un metodo di addestramento non risolveresti nulla, li camufferesti soltanto;
- ancora, con un metodo incentrato sul “suggerimento” delle risposte rischieresti solo di presentarti in modo falsato, magari inutilmente, perché potresti andar già bene così come sei;
- ricevere “suggerimenti” su cosa dire e cosa no, potrebbe alimentare la tua insicurezza, perché potresti implicare che se devi nasconderti, forse è perché così come sei realmente non vai bene;
- i selettori militari che incontrerai hanno mediamente più del doppio dei tuoi anni e migliaia di valutazioni psicoattitudinali sulle spalle. Vivresti, quindi, gli accertamenti attitudinali con il costante timore di cadere in contraddizione e/o di dimenticare il tuo “addestramento”;
- Infine, come puoi intuire, i selettori militari valutano in modo molto sfavorevole ogni tentativo di manipolazione, perché strizza un po’ troppo l’occhio alla disonestà e alla corruttibilità, valori in netto contrasto con quelli salvaguardati dall’Arma dei Carabinieri.
Preparazione Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri
A questo punto, probabilmente, ti starai chiedendo cosa significa allora Preparazione Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri?
Te lo dico senza troppi fronzoli: niente. Non significa niente.
Scrivo questo articolo solo per dissuaderti dall’inseguire una chimera. Per proporti un metodo eticamente e metodologicamente corretto.
Infatti, l’unico metodo di preparazione psicoattitudinale che possa avere veramente un senso per te è quel metodo che prevede la somministrazione dei test per l’esatta ragione per cui sono stati ideati, ovvero per valutarti REALMENTE.
Credo che nessuno di noi andrebbe da uno psicologo e pagherebbe per “camuffare” o nascondere la problematica che ci ha spinti a chiedere aiuto.
Ecco, anche per quanto riguarda la preparazione psicoattitudinale militare deve vigere la stessa pretesa o, quantomeno, speranza.
D’altro canto, pensaci un attimo: se prima non affronti una reale valutazione psicoattitudinale, come puoi mai capire e conoscere i tuoi punti di forza e i tuoi (eventuali) limiti?
Dunque, i test psicoattitudinali possono essere somministrati, congiuntamente ad un approfondito e REALE colloquio psicoattitudinale, ma per operare un’autentica valutazione psicoattitudinale, con un altrettanto reale obiettivo di miglioramento.
Non deve essere affatto una simulazione o una finzione.
Ovviamente, come ho spiegato in questo articolo Come scegliere un corso di preparazione psicoattitudinale efficace?, tutto ciò diventa ancor più efficace e accurato se la valutazione è operata da un selettore che abbia maturato un’esperienza diretta nei concorsi militari e/o di polizia.
Metodo Invictus Concorsi
Se desideri, dunque, affrontare i Test Psicoattitudinali Ufficiali Carabinieri e i relativi accertamenti attitudinali con maggiore consapevolezza e autoefficacia:
Mi chiamo Vincenzo Castaldo e sono stato un Ufficiale Psicologo Selettore Militare.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia pregressa esperienza nella selezione psicoattitudinale militare, infatti, posso riproporre una preparazione accertamenti attitudinali carabinieri (Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale) estremamente professionale e accurata.
Scopo della consulenza sarà, innanzitutto, valutarti REALMENTE, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Successivamente, sulla base di questa valutazione preliminare, ti fornirò (se necessario) tutte le indicazioni per migliorarti altrettanto realmente a livello psico-attitudinale.
Inoltre, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.