Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri con il dott. Vincenzo Castaldo, già Ufficiale Psicologo Selettore Militare.
Se vuoi restare sempre aggiornato sui nuovi concorsi militari e di polizia, visita la pagina CONCORSI e attiva le notifiche.
Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri – Introduzione
Il concorso allievi carabinieri rappresenta la prima via di accesso nell’Arma dei Carabinieri.
Trattandosi di un concorso pubblico, l’iter selettivo per diventare Carabiniere prevede diverse prove concorsuali.
Tali prove hanno il duplice obiettivo di: selezionare i candidati “migliori” (ovvero più adatti) per il ruolo a concorso e, allo stesso tempo, di garantire a tutti i concorrenti le stesse possibilità di superamento.
Proprio per questo motivo ogni prova è presieduta da una specifica commissione e, soprattutto, si prevedono prove e criteri valutativi il più possibile random e standardizzati.
In particolare, allo stato attuale, sono previste le seguenti prove:
- Quiz di selezione culturale
- Prove di efficienza fisica
- Accertamenti per l’idoneità psico–fisica
- Accertamenti attitudinali
- Valutazione dei titoli
Fatta eccezione per lo scoglio iniziale dei quiz di selezione culturale, solitamente, lo step più selettivo è quello degli accertamenti attitudinali allievi carabinieri.
Scopo del presente articolo è quello di illustrare in linea generale lo svolgimento e la composizione di tali accertamenti.
Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri e Ansia da Prestazione
Gli accertamenti psicoattitudinali previsti per il concorso allievi carabinieri costituiscono l’ultima prova da superare.
Per questa ragione, ovvero perché si tratta dell’ultimo ostacolo al raggiungimento del proprio obiettivo, tali accertamenti possono suscitare una certa ansia da prestazione.
Tuttavia, sono certo che vi sono molte altre questioni in grado di ingenerare preoccupazione:
- Scarsa cultura psicologica (“lo psicologo/psichiatra è per i matti”);
- Assenza, nel bando, di dettagli riferiti ai test psicoattitudinali e alle caratteristiche valutate;
- Difficoltà nell’auto-valutazione preventiva (a differenza dei quiz e delle prove fisiche);
- Valutazione personale, e non relativa ad una propria performance sportiva o di studio;
- Pregiudizi legati alla figura dello psicologo militare.
Approfondimento: Affrontare con Sicurezza il Colloquio Psicoattitudinale.
Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri – Aree di Valutazione
Primo passo di Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri efficienti ed efficaci concerne la definizione delle aree di valutazione, ossia del profilo ideale.
Tale definizione risulta necessaria per diverse ragioni. Innanzitutto, serve ai selettori per sapere “cosa” valutare. In secondo luogo, riduce il più possibile il contributo soggettivo dei selettori, diminuendo la possibilità di errori e pregiudizi. In terzo luogo, quando si parla di concorsi pubblici, è fondamentale rendere i criteri selettivi trasparenti e, soprattutto, replicabili, cioè oggettivi.
Com’è possibile desumere dalle relative norme tecniche per gli accertamenti attitudinali del ruolo Carabiniere, le aree di valutazione sono le seguenti:
AREA COGNITIVA | Bagaglio cognitivo: curriculum scolastico; livello intellettivo; capacità di apprendimento; abilità comunicative; capacità esecutive; problem solving; Efficienza intellettiva: capacità logico-deduttive; abilità propositiva; capacità investigative e interpretative; autonomia valutativa; |
AREA COMPORTAMENTALE | Livello evolutivo: personalità matura, armonica e integrata (idoneità psicofisica); senso di responsabilità; buonsenso; rettitudine; iniziativa; riservatezza; spirito di osservazione; Autocontrollo emotivo: direzionalità; capacità di gestire lo stress; razionalità; autodominio emotivo; capacità di sublimare l’aggressività; |
AREA DELL’ASSUNZIONE DI RUOLO | Capacità di Adattamento: adattabilità ambientale e sociale; predisposizione al lavoro di gruppo; tratto; portamento; aspetto complessivo; senso del dovere; disciplina; coscienziosità; rispetto e cura della legge; capacità di trattare con il pubblico; attitudine al servizio; altruismo; Motivazione: consapevolezza del ruolo, dei compiti e del contesto istituzionale; valori e motivazione personale aderenti all’organizzazione e al ruolo; progetto professionale realistico e maturo. |
Ovviamente, quanto sopra riportato rappresenta solo un profilo ideale a cui tendere. In concreto, ciò significa che si ammettono vari livelli di sviluppo. Ma, soprattutto, si considera la possibilità che una o più caratteristiche, benché non pienamente espresse o sviluppate al momento degli accertamenti, possano completare il loro sviluppo, passando da potenziale ad effettivo, nel corso dell’addestramento di base previsto per il ruolo di Carabiniere.
Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri – Test Psico Attitudinali
Gli accertamenti psicoattitudinali per allievi carabinieri iniziano con la somministrazione di una batteria di Test Psicoattitudinali Allievi Carabinieri..
I test psico-attitudinali possono essere di due tipologie principali: test di personalità (“psico”) e test attitudinali.
Test di personalità
I test di personalità, a loro volta, possono suddividersi in due grandi famiglie di test: Test obiettivi e Test proiettivi.
I test obiettivi si presentano sottoforma di questionari. Si tratta di domande a cui il candidato deve esprimere il suo grado di accordo oppure rispondere vero o falso.
Tra i test obiettivi più importanti in ambito concorsuale abbiamo il test MMPI-2 (o Test Minnesota), la famiglia dei Test Big Five (BFQ-2, BFA e 16PF-5) e altri test come l’EQ-i, il NEO-PI-3 e le SCID I e II, e così via.
I test proiettivi, a differenza degli obiettivi, sono poco standardizzati. Non prevedono, dunque, domande ma compiti molto più liberi e “inconsueti”.
Tra i test proiettivi più utilizzati abbiamo i test grafici: Figura umana, Albero, Casa e Famiglia.
Questo perché sono molto veloci da somministrare e abbastanza semplici da interpretare.
L’ipotesi di fondo di questi test è che, attraverso il disegno, il candidato “proietti” immagini dalle quali sia possibile desumere alcune preziose informazioni psicodiagnostiche (esame di realtà, istanze affettive, relazionali, emotive, cognitive, ecc.).
Questi test, pur esprimendo un livello di profondità diagnostica maggiore rispetto ai test obiettivi, di contro, presentano l’importante svantaggio di un maggior contributo soggettivo dei somministratori. In altre parole, sono meno “oggettivi” dei primi. Ecco perché, quando previsti, devono sempre essere incrociati e supportati con test più validati e attendibili, oltre che approfonditi in sede di colloquio.
Test Attitudinali
La struttura di personalità rappresenta solo la base degli accertamenti psicoattitudinali allievi carabinieri. Non presentare sfumature di personalità critiche per il ruolo a concorso, infatti, è solo il primo passo per l’idoneità psicoattitudinale.
Oltre a non palesare problematiche di natura psicologica, bisogna anche essere valutati adatti al ruolo.
Questo secondo aspetto è valutato grazie ai test attitudinali.
Tra i test più diffusi troviamo i test di ragionamento (verbale, matematico, astratto, spaziale e meccanico), i test di memoria (es. sequenze alfa-numeriche da ricordare), i test di attenzione e i test di velocità di elaborazione degli stimoli (riflessi).
Naturalmente, per i ruoli apicali (Ufficiali e Marescialli), possono essere previsti anche altri test attitudinali in grado di valutare ulteriori attitudini ritenute fondamentali (leadership, capacità gestionali e organizzative, ecc.).
Per il Questionario Informativo Autobiografico, invece, il discorso è a parte. Più che un vero e proprio test, infatti, è da considerare un vero e proprio curriculum vitae.
Tutti questi test psicoattitudinali, costituiscono la base di partenza da cui i selettori (Psichiatri, Psicologi e Periti selettori) muoveranno le successive valutazioni psicoattitudinali tipiche dei colloqui.
Accertamenti Psicoattitudinali Allievi Carabinieri – Colloquio Psico Attitudinale
Il colloquio psicoattitudinale allievi carabinieri rappresenta il momento decisivo degli accertamenti psicoattitudinali per allievi carabinieri. E’ il fatidico momento della verità.
Dunque, che cosa accade esattamente durante questo colloquio?
Il selettore approfondisce quanto emerso dai precedenti test psicoattitudinali e dal questionario informativo. Valuta eventuali incongruenze, richiede motivazioni di particolari risposte e approfondisce il senso di alcuni termini utilizzati. Tuttavia, devi sapere che il colloquio psicoattitudinale non si basa soltanto sui test. Buona parte del colloquio si basa anche su alcune specifiche caratteristiche psico-attitudinali richieste dal ruolo. Infine, a tutto ciò, andranno a integrarsi le evidenze verbali, paraverbali e non verbali emergenti nel qui e ora del colloquio.
Proprio come per i test psicoattitudinali, devi sapere che esistono 3 diverse tipologie di colloquio psicoattitudinale.
Colloquio Psichiatra
Il colloquio con lo psichiatra militare, pur facendo parte delle visite mediche specialistiche proprie dell’accertamento dell’idoneità psicofisica, costituisce a livello sostanziale il primo step degli accertamenti attitudinali per gli allievi carabinieri.
Lo psichiatra militare è innanzitutto un medico, specializzato in psichiatria. Ciò vuol dire che questa tipologia di colloquio adotterà un approccio integrato corpo-mente (psico-fisiologico).
In generale, questo tipo di approfondimento si baserà non soltanto sulla tua psiche e sulle tue attitudini, ma anche e soprattutto su eventuali condizioni fisiologiche (legate al corpo) in grado di incidere sulla sfera psicologica.
Approfondimento: Colloquio Psichiatra Militare.
Colloquio Psicologo
Il colloquio psicoattitudinale condotto dagli Ufficiali psicologi dei Carabinieri, pur restando abbastanza simile a quello psichiatrico, sposta il focus più al centro tra personalità e attitudini.
Laddove, infatti, quello psichiatrico predilige uno sguardo maggiormente centrato sulla psiche, il focus dello psicologo cerca di integrare maggiormente i due aspetti di cui sopra.
Inoltre, non essendo un medico, lo psicologo militare non si occuperà delle condizioni mediche, ma solo delle loro eventuali rilevanze psicologiche (senso soggettivo).
Bisogna, poi, aggiungere che il ruolo dello Psicologo dei Carabinieri è relegato, primariamente, alla stesura di una “Relazione Psicologica”, sulla cui base si fonderanno le successive valutazioni della Commissione e/o del Perito Selettore. Inoltre, allo Psicologo spetta anche la conduzione di un ulteriore colloquio di approfondimento su richiesta della Commissione per gli Accertamenti Attitudinali.
Approfondimento: Domande Colloquio Psicologo Militare.
Colloquio Perito Selettore
Quest’ultima importante tipologia di colloquio può essere definita attitudinale pura. Questo perché l’Ufficiale Perito Selettore non è uno specialista psicologo o psichiatra. Dunque, non può in alcun modo indagare e valutare la personalità dei candidati.
Il colloquio attitudinale può concentrarsi solo sulle componenti attitudinali.
Ma cosa sono le attitudini?
Sono inclinazioni personali. Un misto di capacità, competenze e motivazione ad allenarle e a porle in essere in un dato contesto o situazione.
Tra le attitudini più importanti valutate in questa sede, sicuramente rientrano:
- la conoscenza del ruolo e dell’Arma dei Carabinieri;
- la motivazione della propria candidatura;
- le capacità di adattamento alla vita militare;
- lo spirito di collaborazione;
- capacità di ragionamento logico e comunicative.
Infine, NOTA BENE: questo colloquio, nelle recenti disposizioni, può avvenire collegialmente con tutta la Commissione per gli Accertamenti Attitudinali.
Cosa significa “Preparazione Psicoattitudinale”?
Aspiranti e, spesso, genitori, accesi dalle preoccupazioni di cui al secondo paragrafo, si rivolgono ai corsi di preparazione psicoattitudinale per gli accertamenti psicoattitudinali allievi carabinieri.
Già dalle prime battute telefoniche, mi rendo subito conto del grande fraintendimento che può ingenerare, in termini di aspettative, la parola “preparazione”.
Alcune persone, infatti, credono che per preparazione psicoattitudinale si intende lo studio, a mo’ di quiz o di materie da studiare, dei test psicoattitudinali.
Preparazione psicoattitudinale NON significa studiare i test e il colloquio, men che ancora preparare le risposte a memoria.
Il vero problema, di un metodo del genere, sorgerà in sede di colloquio.
Ogni psichiatra, psicologo e selettore militare avrà, come minimo, qualche migliaio di valutazioni sulle spalle. Ciò significa che impiegherà tra i 2 e i 5 minuti per capire che stai mentendo o recitando.
Come pensi che finirà il colloquio?
Qual è, allora, una preparazione psicoattitudinale etica, efficace e che possa avere realmente un senso per te?
Dovrebbe essere, innanzitutto, una preparazione effettuata da uno psicologo esperto nella selezione del personale. Meglio, ovviamente, se queste esperienze sono state maturate nella selezione psicoattitudinale militare o delle forze dell’ordine.
In secondo luogo, prima di dispensarti consigli e suggerimenti, una preparazione psicoattitudinale efficace dovrebbe iniziare con una reale valutazione psicoattitudinale. Come si potrebbe mai fornire un suggerimento se prima non si è effettivamente valutata la persona che si ha di fronte?
In terzo luogo, una reale preparazione psicoattitudinale dovrebbe puntare sempre alla tua persona nel suo complesso, e non banalmente sulle singole risposte.
Migliorare solo le risposte, valutate potenzialmente critiche, non migliorerebbe la criticità sottostante. Resteresti, in pratica, sempre la stessa persona, con le stesse criticità iniziali.
Preparazione con un ex Capitano Psicologo Selettore Militare
Se desideri affrontare gli accertamenti psicoattitudinali del Concorso Allievi Carabinieri con maggiore consapevolezza e sicurezza, contattami.
Sono il dott. Vincenzo Castaldo, già Capitano Psicologo Selettore Militare e per diverso tempo membro psicologo di Commissione per gli accertamenti attitudinali.
Per diversi anni, dunque, sono stato proprio uno di quei selettori che incontrerai al tuo concorso.
Grazie alla mia esperienza pluriennale nella selezione e nella preparazione psicoattitudinale, pertanto, posso riproporre un accertamento attitudinale estremamente efficace e professionale (batteria Test Psicoattitudinali + Colloquio Psicoattitudinale).
Scopo dell’accertamento sarà, innanzitutto, effettuare una REALE valutazione psicoattitudinale, proprio come faranno i selettori del tuo concorso.
Inoltre, sulla base di questa valutazione preliminare e grazie all’attività di orientamento psicoattitudinale, ti fornirò tutte le indicazioni per orientarti e migliorarti altrettanto realmente a livello psicologico e attitudinale.
Infine, al termine degli incontri, sarà garantito supporto psicoattitudinale (domande, dubbi e rivalutazioni) fino al giorno dei tuoi accertamenti veri e propri.
Invictus Concorsi non prepara le risposte, ma la Persona che risponde.